Vandali esagerati: in 4 stabilimenti è il caos. «Notte choc, la spiaggia è terra di nessuno

Vandali esagerati: in 4 stabilimenti è il caos. «Notte choc, la spiaggia è terra di nessuno
Vandali esagerati: in 4 stabilimenti è il caos. «Notte choc, la spiaggia è terra di nessuno
di Sabrina Marinelli
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Martedì 9 Giugno 2020, 11:14

SENIGALLIA  - Ombrelloni divelti e lettini bruciati con le sigarette. Altri quattro stabilimenti balneari presi di mira nel weekend, per un totale di cinque. Gli operatori invocano, anzi ormai implorano, le multe nei confronti di chi viene trovato in spiaggia dopo la mezzanotte. Un’ordinanza ne vieta l’accesso. Tre gli stabilimenti danneggiati sul lungomare Alighieri, uno sul Marconi oltre a quello di piazzale della Libertà di fianco alla Rotonda. 

«È stata una notte tremenda – sbotta Marco Tamburini, Bagni Apapaia - sono dovuto tornare in spiaggia verso mezzanotte perché mi ha chiamato la guardia che controlla di notte. Da sola non riusciva a contenere gli accessi. L’ho raggiunta e poi ho chiamato le forze dell’ordine che sono arrivate, hanno allontanato i ragazzi ma non sono state fatte sanzioni. Dopo quindici minuti la situazione era peggio di prima. Sono rimasto in spiaggia fino alle 3 e ho visto più gente che in tutta la settimana, saranno stati 800».

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Una nottata in bianco per lui che poche ore dopo è tornato al lavoro. «Sono tornato alle 7 e ho trovato tutto devastato – aggiunge –. A parte il vomito in giro, gli ombrelloni rotti, lettini sparsi ed alcuni con le bruciature delle sigarette. Lo stesso è accaduto in due stabilimenti balneari vicino a me e da mia sorella ai Bagni 50 sul lungomare Marconi. Anche lei ha dovuto chiamare le forze dell’ordine». Il weekend precedente i danni avevano riguardato altri due stabilimenti e quello prima un altro ancora. Un’escalation senza fine. Ciò che fa rabbia agli operatori e non veder sanzionare chi viola le regole. «Se guido la macchina senza cintura di sicurezza vengo multato – aggiunge Marco Tamburini -, in spiaggia questo purtroppo da anni non viene fatto. Perché? Sinceramente sono arrivato alla conclusione che non ci sia la volontà di fare qualcosa. Sabato sera c’erano centinaia di giovani in spiaggia, che è ormai un po’ una terra di nessuno, basterebbe davvero poco per far svoltare questa situazione partendo però dal presupposto di volerlo davvero fare». Se dopo mezzanotte è vietato andare in spiaggia vorrebbero che chi viene sorpreso sull’arenile venisse multato come prevede l’ordinanza. Infatti temono che stia passando un messaggio sbagliato che, se nessuno sanziona, si può andare lo stesso. «Sono sconcertato – interviene Giacomo Cicconi Massi, responsabile di Oasi Confartigianato -. C’è una normativa che vieta l’accesso alle spiagge. Una normativa che prevede sanzioni. Io credo che sia opportuno che vada fatta rispettare. Ci sono problemi legati all’igiene, alla sanificazione delle attrezzature oltre che economici per le imprese. Se posiziono la macchina in divieto di sosta vengo multato se, in quarantena correvo venivo multato, se vado in spiaggia dopo la mezzanotte a devastare gli stabilimenti la passo franca».
La rabbia
Aggiunge Cicconi Massi: «I nostri imprenditori sono esasperati perché non hanno alcun conforto.

Chiediamo che le forze dell’ordine o la Capitaneria intervengano per porre fine a queste spiacevoli situazioni». C’è quindi un altro aspetto importante che va oltre l’atto vandalico perché, anche dove non ci sono danni, è tutto da igienizzare per la sicurezza dei bagnanti. Le categorie avevano chiesto di anticipare alle 22 la chiusura della spiaggia ma con i controlli, consapevoli che altrimenti sarebbe stato inutile.

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