SENIGALLIA - Un delitto che ha scosso tutta la città e che continua a far parlare, un velo di tristezza su Senigallia. Le indagini proseguono, oggi il gip di Ancona Sonia Piermartini ha convalidato l'arresto di Loris Pasquini, l'uomo di 72 anni che il 29 marzo scorso ha ucciso il figlio Alfredo, 26 anni, con un colpo di pistola alla gola che peraltro non era neanche legalmente detenuta - a Roncitelli - al culmine dell'ennesimo litigio: le accuse nei suoi confronti sono omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela.
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Il giudice ha anche disposto la misura cautelare del carcere ritenendo sussistenti il pericolo della reiterazione del reato e quello di inquinamento delle prove, poiché l'attuale moglie è l'unica testimone di quanto accaduto in quel tragico pomeriggio.
La salma è ancora sotto sequestro come del resto anche l'abitazione a Roncitelli, la frazione dove è avvenuto il delitto. Il gip non si è espresso sulla richiesta della difesa, rappresentata dall'avv. Roberto Regni, di una perizia psichiatrica sull'arrestato; si è rimessa alla facoltà del pm di di decidere come procedere con l'indagine e se chiedere approfondimenti. Rispondendo alle domande del gip, Loris Pasquini ha detto di essersi difeso da un'aggressione, di aver mirato alle gambe. L'uomo. ora detenuto nel carcere di Montacuto, ha riferito che, nel 2013 e 2015, aveva presentato e poi ritirato due denunce per maltrattamenti nei confronti del figlio.