Sciopero alla scuola primaria, bambini tenuti fuori. E i vigili aspettano l’arrivo dei genitori

Sciopero a scuola primaria, bambini tenuti fuori. E i vigili aspettano l arrivo dei genitori
Sciopero a scuola primaria, bambini tenuti fuori. E i vigili aspettano l’arrivo dei genitori
di Sabrina Marinelli
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Martedì 12 Ottobre 2021, 10:10

SENIGALLIA  - Bambini rimasti fuori dalla primaria Leopardi ieri mattina e, per quelli arrivati con lo scuolabus, i vigili hanno atteso l’arrivo dei genitori per riportarli a casa. Numerose le lamentele per lo sciopero nazionale sul Green pass, che la scuola aveva preventivamente comunicato, ma i genitori non gli avevano dato peso, dal momento che il personale non aveva mai aderito in passato agli scioperi di altra natura. Hanno quindi mandato i figli a scuola oppure li hanno portati direttamente, trovando il cancello chiuso. 


Nelle altre scuole cittadine problemi non ci sono stati. Nel plesso di Marzocca Montignano solo qualche ingresso ritardato, come una classe entrata alle 11 per lo sciopero di una maestra. Alla primaria Leopardi di via Marche, come comunicato dalle rappresentanti di classe, a scioperare è stato il personale Ata cui spetta aprire i cancelli. Alcuni genitori hanno ammesso di non aver visto la comunicazione del dirigente scolastico su “nuvola”, l’app dove la scuola interagisce con le famiglie. Altri dicono che non avendone certezza si sono organizzati come se tutto fosse regolare.

«Siccome non hanno mai aderito ad altri scioperi non ho preso un giorno di ferie nel dubbio – racconta una madre che ieri è tornata a riprendere la figlia – infatti in altre scuole tutto si è svolto regolarmente. Avevo già preso un giorno di ferie per le lezioni sospese a causa dell’allerta maltempo, ma senza certezza non l’ho fatto di nuovo. Non posso prenderne di continuo senza dare un preavviso.

Nulla contro il bidello, che avrà avuto le sue ragioni, ma c’ha creato un grande disagio lasciando i bimbi sotto la pioggia». Sta di fatto che molti genitori si sono ritrovati ieri mattina fuori dalla scuola con il cancello chiuso costretti a riportare i figli a casa. La polizia locale, presente sul posto con una vigilessa, ha atteso che i bambini arrivati da soli con lo scuolabus venissero ripresi dai genitori senza lasciare nessuno sulla strada da solo. 


I genitori presenti tramite le chat di classe hanno avvisato padri e madri di quelli arrivati con il pulmino. «Il trasporto pubblico l’abbiamo garantito per tutte le scuole – spiega Riccardo Pizzi, assessore alla Pubblica istruzione –, i presidi non sono tenuti a informarci degli scioperi o meglio lo fanno solo nelle scuole dove è presente il servizio mensa, perché l’abbiamo chiesto noi per evitare sprechi, e la primaria Leopardi non ce l’ha quindi non potevamo sapere che le lezioni non sarebbero state garantite». Il Comune per evitare di preparare i pasti che poi andrebbero sprecati in caso di scioperi a rischio, quello di ieri non lo era tanto da aver ottenuto una scarsa affluenza, organizza un servizio mensa con il cosiddetto pasto di emergenza che prevede pasta all’olio Evo e parmigiano e secondo da tagliare alla bisogna. «In questo modo è facile da modulare in base alle effettive presenze a mensa – aggiunge l’assessore – evitando sprechi alimentari di materiale ordinato e non consumato». Il servizio mensa, come conferma il Comune, ieri è stato erogato regolarmente nelle scuole che aderiscono, che sono la maggior parte, senza problemi.

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