Parapiglia per un piatto di spaghetti e sulla barca-ristorante volano spinte, insulti e schiaffi

Parapiglia per un piatto di spaghetti e sulla barca-ristorante volano spinte, insulti e schiaffi
Parapiglia per un piatto di spaghetti e sulla barca-ristorante volano spinte, insulti e schiaffi
di Sabrina Marinelli
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Martedì 17 Agosto 2021, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 15:38

SENIGALLIA -  Per un piatto di spaghetti scoppia la lite in barca, un cameriere rimedia uno schiaffo e tra i clienti partono spintoni. Sono dovuti intervenire i carabinieri domenica sera verso le 23 al porto, dove è ormeggiata un’imbarcazione che offre un servizio di ristorazione. Per la cena di Ferragosto era previsto menù fisso con tre portate.

«Alcuni clienti avevano chiesto il bis dell’antipasto – spiega la titolare –, non era previsto ma, per accontentarli, abbiamo deciso di portarlo lo stesso. Siccome nel frattempo stava uscendo il primo, abbiamo ritardato i loro spaghetti per portare di nuovo le cozze. Glieli avremmo portati terminato l’antipasto». Stando alla versione del personale della barca, suffragata da altre testimonianze dei commensali presenti, uno di questi clienti vedendo che il cameriere portava gli spaghetti nel tavolo accanto l’avrebbe ripreso insultandolo, come se fosse imbranato ma in maniera più pesante, perché secondo lui si era sbagliato. 


«A quel punto il cameriere è stato raggiunto da uno schiaffo – prosegue la titolare della barca –, solo perché secondo lui si era sbagliato.

Anche se si fosse sbagliato le mani addosso non si possono tollerare ma alla base di tutto c’è stato probabilmente un fraintendimento. Non avevano capito che i loro spaghetti sarebbero arrivati dopo le cozze e quelli erano davvero per il tavolo accanto». Partito lo schiaffo si è scatenato il parapiglia sulla barca, perché altri commensali sono intervenuti. Uno dei clienti sostiene di essere stato aggredito da un dipendente e da altre persone a bordo solo per aver chiesto come mai gli spaghetti non fossero ancora arrivati.

«Per fortuna non ho reagito né alla sua aggressione né a quella degli altri che nel frattempo si sono parati intorno – racconta - mia moglie, che da dietro ha gridato: “lasciatelo stare” ha ricevuto una spinta che l’ha fatta cadere a terra. Io sono stato spinto per terra, mi sono stati rotti gli occhiali, ho varie escoriazioni alle mani e alla gamba per la caduta poiché sono stato spinto anche sopra delle biciclette». Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno ascoltato tutte le parte coinvolte. Non c’erano gli estremi per procedere d’ufficio. Se vorranno le parti interessate potranno sporgere una querela di parte.

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