Laura, 59 anni, manager della moda, stroncata da una malattia incurabile

Laura Defari, manager della moda, morta a 59 anni
Laura Defari, manager della moda, morta a 59 anni
di Sabrina Marinelli
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Lunedì 18 Maggio 2020, 02:55
SENIGALLIA - Stroncata da una malattia Laura Defari, manager della moda. Aveva 59 anni. Ieri mattina si è spenta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Fossombrone, dove si trovava ricoverata da una settimana. Da tempo combatteva, con grande forza e dignità, contro una malattia che ieri ha avuto il sopravvento. Laura aveva frequentato il liceo scientifico Medi e si era poi laureata a Bologna in Marketing internazionale e commercio estero. Aveva inoltre frequentato anche il King’s College di Aderbeen nel Regno Unito. Senigallia è sempre stata il suo porto sicuro, dove approdare dopo i viaggi di lavoro che la portavano in giro per il mondo
Tra i vari incarichi è stata direttore commerciale di Janet &Janet, del Department Five – Heaven Two e di Oneway.

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Una carriera brillante, ricca di soddisfazione, fino all’arrivo della malattia a cui mai, finché le forze l’hanno sostenuta, ha permesso di toglierle la grinta per andare avanti. «Ciao, Laura. Non addio – il ricordo del professore Camillo Nardini, storica colonna del liceo scientifico Medi -. Non è vero che non ci vedremo più. Laura continueremo a vederti, felice con noi, nella Senigallia che amavi. Scrivo con il cuore colmo di dolore. Continua ad essere felice, anche lassù». Tra i due c’era una grande stima reciproca: la Defarim l’ultima volta che aveva incontrato Nardini gli aveva detto: «Camillo, prega per me», sorridendo come sempre pur consapevole che le sue condizioni di salute si stavano aggravando.

«Mi hai regalato il libro “Magazzino 18” di Cristicchi – ricorda Nardini -, il deposito nel quale avevi custodito, non seppellito, i tuoi ricordi e le nostalgie di un popolo che ha portato su di sé il dramma delle foibe e della condizione dei “rimasti”, di tutti quelli che decisero di non abbandonare quelle terre, Trieste, Fiume e la Dalmazia, di non lasciare all’oblio e all’indifferenza l’esodo giuliano-dalmata. Ricorderò, carissima Laura, il tuo sorriso, la tua leggerezza, la tua bellezza solare, lo splendore del tuo cuore, la delicatezza dei tuoi slanci, la tua Fede incrollabile».

Laura Defari e la sua famiglia erano originari del Friuli e a Senigallia avevano trovato la loro casa, una città accogliente dove poter vivere. I genitori erano stati entrambi insegnanti. A dare ieri la triste notizia della sua scomparsa sono stati il fratello Giuliano e la sorella Rita. «Ricevo questa notizia che mi procura un profondo dolore – le parole di monsignor Giancarlo Giuliani -. Ho conosciuto i professori Defari, Laura e i fratelli quando ero cappellano al Portone, sono passati 46 anni. Con i professori Defari incontri belli e densi, il discorso cadeva sui profughi istriani. Ho incontrato Laura poi l’ho incontrata negli anni al Duomo, sempre interessante e piacevole parlare con lei, persona libera e diretta. Il Signore sia l’amico che ti accoglie».
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