SENIGALLIA - Una nuova lite, di quelle che in molti avevano già sentito nella villetta divisa in due appartamenti a Roncitelli. Stavolta però finisce nel sangue. Loris Pasquini, 73 anni, ha sparato al figlio Alfredo e lo ha ucciso. Un colpo al collo, all'altezza della giugulare. Il giovane, 26 anni, è riuscito a telefonare e ha chiamare i soccorsi. Ma non ce l'ha fatta. I sanitari del 118 lo hanno trovato morto, in una pozza di sangue. L'eliambulanza che si era alzata in volo dall'ospedale regionale di Torrette è stata fatta rientrare. I carabinieri hanno portato via Loris, arrestato poi nella notte dopo le prime ammissioni.
Nella villetta, al piano terra viveva il padre e sopra il figlio, i due non erano soli, c'era una donna.
Nella casa colonica in via Sant'Antonio la tragedia si era consumata quando sono arrivati i sanitari del 118 e i carabinieri. Testimone dell'omicidio è stata la seconda moglie di Loris Pasquini, una donna straniera. Non è stata ancora ascoltata dai carabinieri, è sotto choc. E poi non parla italiano, serve un interprete.
All'inizio della lite avrebbe assistito anche una donna che passeggiava in via Sant'Antonio che avrebbe raccontato di avere visto il giovane prendere a calci l'auto del padre, mentre quest'ultimo stava rientrando a casa. Poi la lite sarebbe proseguita in casa e lei avrebbe sentito solo lo sparo. Sotto agli occhi probabilmente di un'altra donna, la nuova compagna di Loris Pasquini.
A condurre le indagini sono i militari dell'Arma della Compagnia di Senigallia, insieme al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Ancona. Sul luogo della tragedia anche i vigili del fuoco e la polizia.
L'arma, una Beretta calibro 9 corto, è stata sequestrata. Sono in corso accertamenti per verificare se fosse regolarmente detenuta.
In serata l'uomo che ha fatto fuoco è ancora sotto interrogatorio. I carabinieri stanno ricostruendo quanto accaduto.