Addio estate, chiudono i primi alberghi di Senigallia. Incognita bollette sull'autunno: chi riaprirà?

Addio estate, chiudono i primi alberghi di Senigallia. Incognita bollette sull'autunno: chi riaprirà?
Addio estate, chiudono i primi alberghi di Senigallia. Incognita bollette sull'autunno: chi riaprirà?
di Sabrina Marinelli
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Sabato 10 Settembre 2022, 03:05

SENIGALLIA - Domani chiuderanno i primi alberghi. La scelta è legata soprattutto ad una questione di flussi turistici ma molti hanno già deciso di non riaprire nei ponti autunnali o invernali a causa del caro bollette. Alcuni albergatori hanno aderito alla protesta, avviata da dei colleghi della ristorazione, mettendo le bollette in vetrina.

Le cifre arrivate da pagare per la corrente elettrica sono davvero alte.

Anche 20mila euro per un solo mese. Triplicate anche per loro come per molte altre imprese. 

L’allarme

«Sono importi che stanno mettendo in difficoltà le strutture alberghiere – commenta Marco Manfredi, presidente dell’Associazione Albergatori e presidente provinciale di Federalberghi – sicuramente pochi saranno disposti ad affrontare l’apertura annuale». Oltre alla bolletta per l’energia elettrica dovranno infatti pagare anche quel del gas, per i riscaldamenti, restando aperti nei mesi invernali e in diversi non se la sentono. «Alcuni stagionali chiuderanno domenica – prosegue – quando terminano i flussi principali sia individuali che di gruppi. Altri le settimane successive tentando di prolungare la stagione». La riapertura delle scuole come sempre incide insieme al meteo ovviamente. Tenere aperti per pochi clienti non vale però la pena, a fronte delle spese da sostenere con il caro bollette. «Alcuni alberghi riapriranno per l’evento Open del Panzini – aggiunge Manfredi – previsto a metà ottobre».

Si tratta degli stati generali del turismo e dell’enogastronomia, organizzati dall’alberghiero Panzini, con 22 nazioni e 120 scuole europee. Dal 17 al 22 ottobre, infatti, grazie all’istituto alberghieri Panzini, Senigallia diventerà la capitale europea della formazione turistica. Al momento, quindi, a dettare i tempi delle chiusure sono soprattutto i flussi turistici ma la questione energetica incide. C’è molta incertezza per il finale di stagione che per i primi albergatori arriverà domenica. «A fronte di una stagione soddisfacente in termini di presenze – spiega Manfredi – si registrano marginalità molto basse di guadagni a causa dei continui aumenti dei costi dell’energia e di tutte le materie i servizi connessi. Questa situazione di difficoltà e incertezza non predispone, inoltre, ad affrontare in maniera decisa quegli investimenti nelle attività ricettive, che invece si vorrebbero intraprendere». L’estate è stata comunque positiva per tutti anche se ancora non ci sono numeri ufficiali. «Ancora non abbiamo dati a sufficienza per valutare come è andata l’estate – interviene Claudio Pompei, presidente Sib Confcommercio – però nel complesso è stata una buona estate, libera da ogni restrizione del covid, con presenza turistica abbastanza elevata». 

Il bilancio

Continua Pompei: «Sono tornati gli stranieri che mancavano da due anni: svizzeri, inglesi, tedeschi, francesi, complice anche il bel tempo con il caldo iniziato a metà maggio. Almeno fino a metà settembre ci sarà movimento». Giacomo Cicconi Massi, responsabile territoriale di Confartigianato aggiunge: «E’ stata un’estata assolutamente positiva per tutte le attività, dagli operatori balneari ai campeggi fino alla ristorazione, quindi parliamo di numeri positivi».

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