Il Summer Jamboree costa troppo, il sindaco si appella alla Regione e ai privati

Il Summer Jamboree costa troppo, il sindaco si appella alla Regione e ai privati
Il Summer Jamboree costa troppo, il sindaco si appella alla Regione e ai privati
di Sabrina Marinelli
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Marzo 2021, 08:05

SENIGALLIA  - Il Summer Jamboree alza l’asticella, è pronto ad un salto di qualità ma 360mila euro di contribuiti annui non bastano più. Per aggiudicarsi l’evento dal 2022 al 2025 serve uno sforzo economico maggiore, che il Comune può affrontare solo insieme ad altri partner per ammortizzare i costi.


C’è tempo fino a maggio per decidere e siglare la convenzione.

Finora il Comune ha avuto un prezzo di favore, in considerazione del fatto che gli organizzatori, essendo senigalliesi, ci tenevano che il Summer Jamboree continuasse a rimanere lì dove era nato, nella loro città. Dopo due edizioni rivoluzionate dal Covid, per i prossimi quattro anni si punta ad un evento ancora più esplosivo, pur sempre con l’incognita della pandemia. «Sicuramente non vogliamo rinunciare al Summer Jamboree – spiega il sindaco Massimo Olivetti – ma ci rendiamo conto che un evento di una tale portata ha dei costi che il Comune da solo non può permettersi di pagare. Non parliamo più dei 360mila euro annui versati finora, ne serviranno molti di più, anche se ancora di soldi non abbiamo parlato con gli organizzatori. È solo certo che servirà una somma ben più alta. Qualunque essa sia, è necessario coinvolgere enti pubblici e privati. Servono sponsor per mantenere il festival a Senigallia».

L’ideale sarebbe la Regione che già finanzia altri festival, altrettanto importanti. Il Rossini Opera Festival riceve 4 milioni di euro di contributi pubblici, di cui 940mila euro da Comune e Regione. Il Macerata Opera Festival 2.345.000 di cui oltre un milione da Comune e Regione, MusiCultura 700mila euro di contributi pubblici di cui oltre 500mila da Comune e Regione. Kermesse che, in quanto a presenze, sono molto lontane dalle 400mila del Summer Jamboree, con eventi gratuiti. L’unico contributo che percepisce è di 360mila euro, dal Comune. Solo la Regione può ancorare il Summer Jamboree a Senigallia e alle Marche.

Il sindaco ha già una bozza della proposta, la cui presentazione scade oggi, nella quale gli organizzatori si impegnano a mantenere e incrementare l’imponente impatto e indotto economico che il Summer Jamboree è in grado di generare sul territorio. Il giro d’affari del 2019, l’ultimo anno in cui si è svolto in versione integrale, è stato di 28,7 milioni di euro. 


L’impegno è anche di espandere le attività che possono essere messe in campo per minimizzare l’impatto ambientale del Festival, massimizzando azioni portatrici di una profonda consapevolezza legata al tema dello sviluppo economico sostenibile. 


Inoltre, si impegnano ad attivarsi subito insieme al Comune e alla Regione per la ricerca dei fondi previsti dal Ministero per le attività culturali e per il turismo. La consapevolezza del Comune e degli organizzatori è che Senigallia con il Summer Jamboree rappresenti una eccellenza italiana, un faro capace di proiettarla sul mondo, di essere un punto di riferimento internazionale. Ma è un faro che deve essere realmente sostenuto, alimentato e supportato con tutti gli strumenti necessari. Il 2022 sarà l’anno della svolta, per un evento che vuole ancorarsi definitivamente alla città che l’ha visto compiere i primi passi.

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