Spedizioni punitive e sequestri di persona: chi non pagava finiva male, presi 3 pusher

Spedizioni punitive e sequestri di persona: chi non pagava finiva male, presi 3 pusher
Spedizioni punitive e sequestri di persona: chi non pagava finiva male, presi 3 pusher
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 6 Gennaio 2023, 04:40

SENIGALLIA  - Sequestro di persona, estorsione e spaccio. Sono i reati contestati ai tre uomini, arrestati dai carabinieri tra la Provincia di Ancona e Pesaro Urbino. Due stranieri, di origini romene, e un italiano. I militari della Compagnia di Senigallia, in collaborazione con i colleghi di Fano, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare emesso mercoledì dal Gip del Tribunale di Ancona.

 
L’attività di spaccio


L’indagine, svolta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Senigallia negli ultimi mesi del 2022, ha consentito di ricostruire un’intensa attività di spaccio di hashish, marijuana e cocaina, avviata dagli indagati, che, per ottenere il versamento del corrispettivo in denaro, previsto per la cessione dello stupefacente, in più circostanze hanno commesso atti di tipo estorsivo, giungendo talvolta a limitare la libertà personale di alcuni acquirenti per intimorirli e costringerli a pagare il denaro dovuto.

I giovani avevano accumulato un debito con i pusher che pretendevano il denaro, con tanto di interessi, tramite spedizioni punitive. In alcuni casi le vittime sono state prelevate di peso e condotte in luoghi, dove sono state trattenute contro la propria volontà, con l’obiettivo di spaventarle.

In altre circostanze erano le vittime stesse a rimanere chiuse in casa per la paura di uscire e di incontrare così i loro aguzzini. Gli atti estorsivi, inoltre, andavano dalle minacce verbali fino alle aggressioni fisiche. Terrorizzati, i giovani acquirenti non hanno fatto ricorso alle cure sanitarie per medicare le ferite. 


Grazie alle loro condotte molto violente i tre uomini, tratti in arresto, sono riusciti a creare un clima di terrore tra i loro acquirenti, giovani assuntori della zona, tanto da farli desistere da ogni tentativo di chiedere di aiuto. Uno di loro però ha trovato il coraggio di denunciare e, partendo da lui, i carabinieri hanno identificato e ascoltato diverse vittime e testimoni, ricostruendo una serie di reati che sarebbero stati commessi negli ultimi mesi dai tre indagati. Per loro, quindi, sono scattate le manette. I militari, nel corso delle perquisizioni eseguite in concomitanza all’esecuzione delle misure cautelari, hanno recuperato alcuni quantitativi di sostanza stupefacente, in particolare hashish e cocaina, nella loro disponibilità. Inoltre, hanno rinvenuto circa 2500 euro in contanti. 


Tutti in carcere


I tre indagati sono stati condotti presso il carcere di Ancona Montacuto, dove nei prossimi giorni si terranno gli interrogatori di garanzia da parte del Gip del Tribunale di Ancona. I carabinieri non escludono che possano esserci anche altre vittime. Se così fosse sperano che possano recarsi presso la caserma di via Marchetti, per raccontare ciò che sanno, e agevolare così le indagini che sono ancora in corso. Sono partite da un Comune dell’entroterra senigalliese, dove una delle vittime ha denunciato i fatti, anche se l’attività di spaccio era molto più estesa.

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