Spari contro la finestra della vicina
Assolto un poliziotto in pensione

Spari contro la finestra della vicina Assolto un poliziotto in pensione
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Sabato 3 Febbraio 2018, 07:35
SENIGALLIA  - Era accusato di aver sparato con una carabina ad aria compressa contro la finestra dell’abitazione dell’ungherese Tunde Stift, nota conduttrice televisiva e presentatrice di eventi legati alla moda. A portare in tribunale il suo vicino di casa, un poliziotto in pensione di 70 anni, erano stati gli accertamenti eseguiti dai carabinieri, basati sulla traiettoria degli spari e sui bossoli ritrovati a casa della Stift, compatibili con quelli sequestrati nell’appartamento del sospettato. Gli indizi raccolti a carico dell’anziano non sono bastati.

L’uomo, infatti, ieri mattina è stato assolto dal giudice Pietro Renna per mancanza di prove dalla duplice accusa di danneggiamento e getto pericoloso di cose. Anche il pm aveva chiesto l’assoluzione. I fatti erano accaduti la mattina del 14 giugno 2013, quando l’ungherese si trovava in casa, in via Brodolini, a Borgo Bicchia. All’improvviso, sentendo dei rumori provenire da una finestra era andata a controllare cosa fosse accaduto. La serranda era stata forata da alcuni piombini. In totale, ne erano stati sparati sei. La denuncia, presentata ai carabinieri di Senigallia, era partita contro ignoti. Poi, nel fascicolo degli indagati erano apparsi il nome e il cognome dell’ex poliziotto, all’epoca detentore di una carabina ad aria compressa, di marca Diana. L’uomo aveva ricevuto dal giudice un decreto penale di condanna, ma – convinto della sua innocenza – ha preferito andare in dibattimento, assistito dall’avvocato Daniela Lucaioli. 

È stato proprio il pensionato, ieri mattina, a ripercorre i fatti avvenuti quasi cinque anni fa. «Alle 9.30 di quel giorno – ha detto in udienza – avevo appuntamento con il commercialista per consegnargli alcuni documenti relativi al 730. Sono partito da casa, in via Brodolini, una ventina di minuti prima dell’orario stabilito. Sono tornato nel mio appartamento che era passato mezzogiorno, dopo essere andato anche in banca e al supermercato. Ho visto che c’era una pattuglia dei carabinieri sotto casa della Stift e pensavo ci fossero stati i ladri. Il giorno dopo, invece, i militari si sono presentati da me per chiedere se avevo armi». Sotto sequestro era finita la carabina con tanto di bossoli di piombo. «E poi mi sono ritrovato in tribunale senza motivo. Io con la Stift ho sempre avuto buoni rapporti, mai un litigio. Ancora oggi ci salutiamo. E poi, sono un ex sottufficiale, non mi sarei mai sognato di compiere un gesto simile». 

La difesa ha sempre rigettato le accuse, sostenendo la mancanza di un movente ma soprattutto come gli spari fossero avvenuti quando in casa del 70enne non c’era nessuno. Il pensionato si era già allontanato per raggiungere il commercialista. Inoltre, in quei giorni erano fervidi i preparativi per la festa della quaglia. Che a qualche cacciatore possa essere partito accidentalmente un colpo per preparare un banchetto?
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