Ai domiciliari nella casa popolare
spacciava: 66enne finisce in manette

Ai domiciliari nella casa popolare spacciava: 66enne finisce in manette
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Giovedì 7 Dicembre 2017, 10:16
SENIGALLIA - E’ finito in manette un 66enne sorpreso a spacciare nelle casa popolare dove stava scontando i domiciliari. I carabinieri nel corso dei controlli hanno notato un viavai nell’alloggio di via Umberto Giordano, assegnato dal comune, dove l’uomo si trovava costretto a vivere senza poter uscire per dei precedenti analoghi. Nel frigorifero i militari hanno trovato 650 grammi di hashish, diviso in due panetti da 200 grammi ciascuno, 4 panetti da 50 grammi e 5 ovuli. Presente nell’appartamento anche un bilancino. Non potendo uscire riceveva a domicilio i clienti e anche il fornitore. Si tratta di una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine con precedenti specifici per spaccio. 

Infatti già in passato era finito nei guai per lo stesso motivo tanto che da qualche tempo si trovava ai domiciliari. Li rispettava perché da casa non era mai uscito ma riceveva visite che non sono passate inosservate. I carabinieri, guidati dal maggiore Cleto Bucci, non hanno impiegato molto a capire come mai noti tossicodipendenti o comunque ragazzi già segnalati per uso di droga, si recassero assiduamente nell’alloggio dove viveva.

Da una attenta perquisizione è emerso infatti che conservava in frigorifero il “fumo”. Un tipo di hashish morbido. Il blitz è scattato nello stesso condominio dell’Erap, gestito dal comune, dove lo scorso 21 novembre un 68enne assistito dai servizi sociali era deceduto nel suo letto. A distanza di poche settimane i vicini hanno notato di nuovo un gran trambusto nello stesso stabile dove il pusher è stato prelevato nella serata di lunedì. E’ stato portato prima in caserma e poi nel carcere di Montacuto. Di fronte alla sua abitazione ci sono i giardinetti, tra via Giordano e via Pierelli, dove i ragazzini sono soliti fumare spinelli. Giro di vite quindi sullo spaccio al Vivere Verde, interrotto dai carabinieri che hanno sequestrato anche tutta la sostanza stupefacente destinata ad essere distrutta. Un vero sollievo per i residenti che hanno molto apprezzato l’intervento. 
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