Sos virus, appello di Olivetti alla Regione: «Dateci risorse per riaprire il Covid Hotel»

Sos virus, appello di Olivetti alla Regione: «Dateci risorse per riaprire il Covid Hotel»
Sos virus, appello di Olivetti alla Regione: «Dateci risorse per riaprire il Covid Hotel»
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Martedì 3 Novembre 2020, 06:55

SENIGALLIA  - Risorse economiche per aprire il Covid Hotel: le ha chieste il sindaco Olivetti al governatore Acquaroli, tramite una lettera inviata per conoscenza anche all’assessore regionale alla sanità, al capo della protezione civile regionale e ai vertici dell’Asur. In una settimana i positivi nel distretto sanitario di Senigallia, che comprende quindi anche tutti i comuni della vallata, sono passati da 54 a 173, più che triplicati.

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Dati a cui vanno ad aggiungersi i 23 positivi della struttura di accoglienza di Arcevia che, non essendo residenti, non figurano nel monitoraggio giornaliero. Pur essendo i numeri pienamente gestibili, preoccupa la velocità con cui il virus si sta propagando. Altro problema riguarda le quarantene e le persone che devono rimanere isolate, essendo entrate in contatto con i positivi o di rientro da Paesi a rischio. Sono in tutto il territorio 435, esclusi anche in questo caso i profughi di Arcevia. Molti sono in difficoltà e non hanno spazi adeguati dove isolarsi. Tra le persone in quarantena c’è anche il dottore Maurizio Mandolini, dirigente dei Servizi sociali, entrato in contatto con un positivo. In quarantena fino al 12 novembre anche le classi prima e quinta della scuola primaria del Vallone, per la positività di una docente.

Scrive Olivetti ad Acquaroli: «La pandemia, dal suo esordio e visto il trend epidemiologico in continua crescita, impone a tutti i livelli la necessità di affrontare con senso di responsabilità e rapidità le difficoltà correlate alla complessità dell’emergenza.

Nel particolare, in riferimento alla questione relativa al tema dell’isolamento fiduciario delle persone provenienti dall’estero o di quelle che necessitano di sorveglianza sanitaria al di fuori del proprio contesto abitativo, quale segnale di intesa di intenti e condivisione di scelte e valori che possano fattivamente contribuire alla tutela della salute di tutti noi, ritengo indispensabile sottoporre alla vostra attenzione l’esperienza del Covid Hotel». 


Al riguardo il primo cittadino ricorda l’utile esperienza svolta nei mesi di aprile e maggio su iniziativa della Caritas e del comitato nato durante l’emergenza che ha permesso di reperire, tramite una raccolta fondi, i soldi necessari a coprirne le spese. «La struttura, operativa nei mesi di aprile e maggio scorsi, con totale copertura delle spese di natura privata – prosegue Olivetti -, ha ospitato positivi in dimissione dall’ospedale che, per diversi motivi, non potevano far ritorno nelle loro case nonché soggetti in quarantena domiciliare obbligatoria che, per ragioni sociali ed ambientali non potevano restare nelle loro abitazioni. La Fondazione Caritas è disponibile fin da subito a riattivare il Covid Hotel per l’intero territorio regionale ma manifesta la necessità di copertura delle spese da parte della Regione». 


Per valutare la situazione Il sindaco si è incontrato nei giorni scorsi con il responsabile della Caritas. «Mi permetto di sottolineare che condivido ed appoggio l’importanza di poter ricondurre l’intervento alla massima espressione di governance pubblica – aggiunge Olivetti riferendosi ad Acquaroli - quale quella regionale e considero imprescindibile la celerità per poter utilizzare una struttura di 50 posti, conforme ed idonea per caratteristiche all’uso richiesto, che consentirebbe di garantire la piena funzionalità degli ospedali ed assicurare le attività assistenziali ai cittadini».

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