Scuola Leopardi, una maestra positiva: lezioni a distanza per due classi. Le precisazioni del dirigente

Scuola Leopardi, una maestra positiva: lezioni a distanza per due classi
Scuola Leopardi, una maestra positiva: lezioni a distanza per due classi
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Martedì 27 Ottobre 2020, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 17:07

SENIGALLIA  - Due classi in quarantena alla scuola elementare Leopardi, dove una maestra è risultata positiva al virus. "In riferimento alle classi sottoposte alla misura della quarantena preventiva dall’Asur Area Vasta n. 2, l’Istituto  - dice una nota di precisazione - si è attenuto scrupolosamente ai protocolli di sicurezza vigenti ed approvati dalla scuola nell’attuazione delle competenze del dirigente che, in questo specifico caso, non ha alcuna discrezionalità sulla chiusura o meno dei plessi, ma che potrebbe incorrere, anzi, nel reato di interruzione di pubblico servizio. Pertanto si precisa che non è stato possibile chiudere il plesso, non solo perché non richiesto dall’ASUR stessa, ma anche perché i rigidi protocolli interni prevedono che non ci sia alcuna interscambiabilità di ambienti.

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Proprio sull’emergenza Covid ieri mattina il sindaco Olivetti ha convocato una riunione urgente.

Il primo cittadino ha ricevuto in Municipio il direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi, e il dirigente dei Servizi sociali, Maurizio Mandolini, per fare il punto sulla situazione Covid. «Volevo capire quanto il virus fosse diffuso sul territorio – spiega il sindaco Olivetti – sia in città che nell’hinterland. I dati ci parlano al momento di una situazione gestibile e sotto controllo, certo è che non bisogna abbassare la guardia. Ho chiesto anche delucidazioni su come penseranno di affrontare la situazione in ospedale».

Al momento nel piano pandemico, che è però tutto in divenire, l’ospedale di Senigallia è pronto ad ospitare 30 pazienti positivi non intensivi nei locali dell’ex Ortopedia. Si tratterebbe di pazienti che arrivano al pronto soccorso e che adesso vengono smistati in altri ospedali. Nel caso in cui questi dovessero andare in sofferenza e non avere più posti letto disponibili, Senigallia dovrebbe tenersi i suoi positivi che verrebbero quindi ospitati nell’ex Ortopedia. Si tratta di un piano d’emergenza anche se già ieri due positivi sono rimasti a Senigallia, in attesa di trasferimento. «Ho chiesto garanzie anche in merito ai primariati vacanti – prosegue il sindaco – ed in modo particolare per la Rianimazione. Sono stato rassicurato sul fatto che i concorsi stanno procedendo regolarmente e presto saranno nominati i nuovi primari». Il dottor Andrea Ansuini, alla guida del reparto di Rianimazione, andrà in pensione dal 1° febbraio. In questo periodo lasciare la Rianimazione senza una guida preoccupa molto. Il dottore proseguirà il suo impegno per la città nelle vesti di consigliere comunale con delega alla Sanità. 


Intanto proprio ieri sono stati ammessi alla selezione, per ricoprire l’incarico di direttore del reparto, dieci anestesisti che avevano presentato la domanda. Dai dati sulla diffusione del Covid è emerso che sono 76 le persone positive in tutti i comuni dell’ambito territoriale, di cui Senigallia è capifila, e 407 quelle in quarantena. I residenti che hanno contratto il Coronavirus sono solo 54. A questi però si devono aggiungere i 22 richiedenti asilo che alloggiano nel centro di accoglienza di Arcevia. Qui c’è anche una maestra positiva al virus, la stessa che insegna all’elementare di Serra de’ Conti. Le scuole ieri sono state sanificate e solo le classi dove insegna rimarranno in quarantena. Tra le persone in isolamento a Senigallia c’è invece il vescovo Franco Manenti, che sta bene. Essendo entrato in contatto con una persona positiva si è dovuto isolare.

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