Salotto chic, ma lo shopping arranca. Covid e affitti: i negozi vanno in fuga

Salotto chic, ma lo shopping arranca. Covid e affitti: i negozi vanno in fuga
Salotto chic, ma lo shopping arranca. Covid e affitti: i negozi vanno in fuga
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 23 Luglio 2020, 07:55

SENIGALLIA  - Si aprono cantieri, il centro storico sempre più bello ma meno accessibile per i negozianti. Affitti alle stelle stanno portando le attività alla chiusura o al trasferimento. Una situazione critica che il Covid, e la crisi economica seguita alla sanitaria, ha aggravato ulteriormente. «Il piano di riqualificazione del centro storico sta cambiando volto rendendola attrattiva per il residenziale, meno per le attività – interviene Giacomo Mugianesi, segretario Cna -, da tempo abbiamo riscontrato costi di gestione elevati rispetto agli standard economici delle attività. Gli affitti non sono proporzionati ai volumi e questo disincentiva anche nuovi insediamenti. Capiamo anche che nel privato, proprietario dei locali, non c’è la volontà di abbassare, allora dobbiamo trovare altre formule attraverso un percorso con l’Amministrazione comunale». 


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Girando per le vie del centro si notano cantieri in molte vie. La riqualificazione prosegue ma con il rischio, temono alcuni settori, che finisca per diventare un quartiere elitario. Un salotto dove passeggiare, fare un aperitivo o cenare. Sempre meno shopping insomma. L’emergenza sanitaria prima ed economica poi ha inciso molto come spiega Giacomo Bramucci, presidente di Confcommercio. «E’ cambiato il cliente, di fronte al quale adesso non è sufficiente avere un buon prodotto ma si aspetta da noi sicurezza, rassicurazione, fiducia verso il futuro. Altrettanto importante è la vicinanza delle istituzioni che devono riconoscere la valenza sociale dell’iniziativa economica privata e sostenerla. Nella nostra regione – annuncia - lanceremo a settembre un grande piano per il rilancio dei centri storici, di rigenerazione urbana che o punterà a valorizzare il ruolo sociale delle attività di vicinato, inteso non solamente come termine geografico ma come esperienza umana da regalare al nuovo cliente post Covid. La sfida della prossima amministrazione sarà fare in modo che Senigallia torni ad essere un luogo in cui fare impresa sia bello e gratificante». 
Nel frattempo molte attività valutano la chiusura. «Qualcuna ha già chiuso ma molte stanno aspettando di capire come sarà l’estate per poi decidere – interviene Giacomo Cicconi Massi, segretario di Confartigianato -, settembre diventa lo spartiacque anche perché riprenderanno una serie di pagamenti che erano stati momentaneamente rinviati. La situazione economica non è affatto positiva e c’è molta preoccupazione. Ci sono varie attività che meditano la chiusura e sono in attesa di sapere anche se le banche erogheranno i finanziamenti richiesti, la situazione è molto in divenire». 

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