Ragazzino vandalo chiede scusa e paga i danni

Ragazzino vandalo chiede scusa e paga i danni
Ragazzino vandalo chiede scusa e paga i danni
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Venerdì 28 Agosto 2020, 10:25

SENIGALLIA  - Denuncia scampata per un 16enne di Serra San Quirico, che sabato notte ha preso a calci la macchina in sosta dell’addetto alla sicurezza di uno stabilimento balneare. Sono arrivate le scuse. Il ragazzino, che si trovava insieme ad altri amici, si è preso tutta la responsabilità dell’accaduto e i genitori hanno ripagato il danno commesso dal figlio. Era accaduto verso le 4.30 quando la guardia notturna stava vigilando in uno stabilimento del lungomare Da Vinci al Ciarnin per evitare che i teppisti facessero qualche danno alla struttura. Ha poi notato tre ragazzini intorno alla sua automobile.

 

Uno la prendeva a calci e gli altri ridevano divertiti. «Stavo lavorando in uno stabilimento balneare – la spiegazione dell’addetto alla vigilanza notturna – quando mi sono accorto che qualcuno stava prendendo a calci la mia macchina. Sono andato verso i ragazzi per fermarli ma sono scappati. Li ho rincorsi e sono riuscito a fermarne uno poi con l’arrivo della polizia e dei carabinieri sono stati bloccati tutti ed identificati».

Tre ragazzi di 14, 16 e 18 anni in vacanza con le famiglie in un campeggio del lungomare. La polizia ha identificato tutti e attendeva la denuncia, trattandosi di un reato perseguibile per querela di parte. Il vigilante aveva detto però che se gli avessero risarcito il danno avrebbe soprasseduto e così è stato. Il 16enne ha ammesso di essere stato solo lui a calciare la sua Kia Picanto parcheggiata e che gli amici non l’avevano sfiorata. Si è preso tutta la responsabilità e i genitori hanno pagato per il danno del figlio. Caso chiuso quindi senza conseguenze per il ragazzo che ha rischiato di essere denunciato per danneggiamenti. Il proprietario dell’auto ha potuto ripararla senza spese a suo carico, essendosi i genitori fatti carico del conto del carrozziere. Hanno poi spiegato al figlio quanto grave sia stato il suo gesto commesso nel cuore della notte, quando loro dormivano tranquillamente. 

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