Morì per un melanoma da neo
La perizia scagiona il medico

Morì per un melanoma da neo La perizia scagiona il medico
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Mercoledì 17 Settembre 2014, 21:41
ANCONA - Una perizia scagiona il dermatologo che visit una dirigente d'azienda di Senigallia morta a 36 anni nel marzo 2012 a causa di una diffusa metastasi da melanoma, insorto per un neo sulla coscia sinistra.



Anche se i sanitari non ravvisarono una situazione di pericolo e la donna decise di posticipare l'intervento, scrive la consulente di Perugia incaricata dal gip di Ancona Alberto Pallucchini in incidente probatorio, il melanoma che colpì la donna «appartiene a una delle varianti più aggressive, e una diversa strategia diagnostico-terapeutica non avrebbe cambiato l'esito finale».



La famiglia della vittima, rappresentata dall'avv. Domenico Liso, e il pm Giovanna Lebboroni, hanno chiesto l'annullamento della perizia sostenendo che la consulente si sarebbe avvalsa del supporto di un secondo perito di Roma senza avvisare le parti. Il giudice ha rinviato l'udienza per sentire gli esperti.



La trentaseienne si accorse del neo nel 2008 e fece diverse visite fino all'agosto del 2010 quando, dopo aver partorito, il neo le venne asportato con elettrobisturi. Il referto istologico fu terribile: la neoformazione era un melanoma maligno ulcerato che due anni dopo causò la morte della senigalliese.



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