Ponte 2 Giugno, paura di altre bombe: una bonifica per far ripartire i lavori

Ponte 2 Giugno, paura di altre bombe: una bonifica per far ripartire i lavori
Ponte 2 Giugno, paura di altre bombe: una bonifica per far ripartire i lavori
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Domenica 18 Ottobre 2020, 08:05

SENIGALLIA  - Per la polizia i lavori di ponte 2 Giugno possono riprendere, ma gli operai non si sentono sicuri e chiedono una bonifica. Resta fermo quindi il cantiere in attesa di risolvere il nodo della sicurezza. Per l’autorità di pubblica sicurezza quindi, una volta rimosso l’ordigno, non c’è motivo per cui i lavori non possano riprendere. Il residuato bellico, rinvenuto all’interno del ponte, è stato fatto brillare in una cava a Casine di Ostra. Conteneva ancora dell’esplosivo ma era di fatto inerte non avendo più l’innesco. 

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Gli operai però vogliono garanzie che non vi siano altri ordigni e non intendono tornare a scavare se non avranno certezze per la loro incolumità. Domani era prevista la demolizione ma stando così le cose è tutto rinviato. «Chi lo dice che lì non c’è più niente? – interviene l’ingegnere Nafez Saqer, progettista del nuovo ponte 2 Giugno – gli operai hanno paura e nessuno se la sente di assumersi la responsabilità di farli tornare nel cantiere». C’è solo un’alternativa che però prolungherà i tempi dell’intervento.

«L’unico modo per proseguire – aggiunge il progettista – è chiamare una ditta specializzata nelle bonifiche belliche. Tutto sta a trovarla e che sia disponibile subito o in tempi brevi. Al momento non vedo alternativa perché gli operai non vogliono tornare sul cantiere, hanno paura».

Domani quindi verrà valutata la situazione. C’è preoccupazione. Questo imprevisto proprio non ci voleva. I lavori, secondo una prima stima, dovevano terminare la settimana di Natale. In questo modo però il rischio è di trascorrere le feste con il cantiere aperto e soprattutto con via Carducci isolata dal centro storico di cui rappresenta la naturale continuità. Non in questi giorni in cui l’unico collegamento, rimasto ciclopedonale negli ultimi anni, è venuto a mancare per via dei lavori in corso. 


Mentre prosegue nella fabbrica di Pordenone la realizzazione della struttura in acciaio, che dovrà prendere il posto dell’attuale ponte, in città il cantiere ha subito un brusco stop a seguito del ritrovamento dell’ordigno avvenuto venerdì mattina. Il progettista e la direzione dei lavori attendono il verbale degli artificieri che verrà depositato la prossima settimana, sperando di avere maggiori delucidazioni o comunque eventuali prescrizioni su come procedere in sicurezza. Per il Commissariato non ci sono ostacoli per la ripresa dei lavori, essendo l’ordigno stato rimosso. Garanzie che non placano i timori degli operai. Finora sono state rimosse le balaustre del vecchio ponte ed è stata realizzata e montata una passerella dove dovranno essere trasferiti i sottoservizi, in attesa di essere ricollocati nel nuovo ponte. 


Nel frattempo infatti l’intervento prevedeva la demolizione della struttura, il rafforzamento delle spalle laterali dove andrà a poggiare il nuovo a campata unica. Domani doveva partire la demolizione perché entro questa settimana le condutture dovevano essere trasferite nella passerella ma tutto si è fermato. I tempi di conclusione dell’opera si allungheranno di conseguenza. Decisiva sarà la prossima settimana per capire quando e come potranno riprendere i lavori.

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