All'ospedale di Senigallia l’assistenza medica del Pronto soccorso verrà esternalizzata per quattro mesi, bando per 633mila euro

L'ingresso al Pronto soccorso
L'ingresso al Pronto soccorso
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Sabato 7 Maggio 2022, 09:10

SENIGALLIA - L’assistenza medica del Pronto soccorso verrà esternalizzata per quattro mesi. Ieri è uscito il bando, approvato giovedì, per un ammontare di 633.600 euro, per affrontare il periodo estivo. Non si chiede un numero specifico di medici ma di appaltare tutta l’attività di Pronto soccorso all’esterno, dovendo rimanere a carico dell’ospedale l’Obi-murg, cioè l’osservazione breve e medicina d’urgenza. Viene chiesta la copertura di due medici per ogni turno per un totale di 48 ore giornaliere. 


Si torna quindi a pensare alle cooperative, come unica salvezza, per gestire il Pronto soccorso in estate.

Le cooperative di solito lavorano a turni di 12 ore e i medici vengono pagati a ore quindi ne servirebbero 4 al giorno. Ogni giorno potrebbero arrivare medici diversi non necessariamente sempre gli stessi. L’Azienda sanitaria le ha provate tutte e di medici non se ne trovano. Ecco perché ha chiesto al direttore del Dipartimento d’urgenza di presentare un progetto, che permetterà da giugno a settembre di avere personale sufficiente ad affrontare la stagione estiva con medici esterni in arrivo dalle cooperative. Soluzione che il Comitato cittadino per la difesa dell’ospedale non ha molto gradito. 


«La determina scaturisce dalla cronica carenza di medici, solo 5 medici sui 13 necessari - spiega in una nota - che con l’arrivo della stagione estiva non riusciranno a far fronte alle maggiori criticità». Fatta questa premessa aggiunge: «del costo di 633mila euro ne vogliamo parlare? Con la stessa cifra si assumono 10 specialisti a tempo indeterminato. Che il Pronto soccorso sia in emergenza da anni lo sanno tutti ma la soluzione non è questa. La cosa peggiore è che non c’è la volontà di riqualificare l’ospedale. Se anziché investire ingenti risorse per un breve periodo assumessero medici a tempo pieno al Pronto soccorso, tornerebbe un ospedale vero, normale, con gli specialisti, le guardie mediche e tutto il resto». I medici però non si trovano e anche quelli, che erano stati trovati e avevano dato la disponibilità ad entrare in servizio dal 1° aprile, non sono venuti. 


Il Comitato fa presente, inoltre, che nel giorno della manifestazione, con uno striscione fuori dall’ospedale lo scorso 29 aprile, la direttrice dell’Asur ha richiamato i lavoratori ai “doveri minimi” di comportamento. Infine, per il bando dello scorso 26 aprile per il conferimento degli incarichi dirigenziali di struttura semplice ne sono stati proposti per Senigallia 4 su un totale di 38. Pochi per il Comitato, che non vede citati Otorino e Fisiatria, due reparti sguarniti da tempo. 

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