Ora il gatto Mao scrive al sindaco
«Devo lasciare il canile, mi ospita?»

Ora il gatto Mao scrive al sindaco «Devo lasciare il canile, mi ospita?»
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Domenica 15 Aprile 2018, 06:05
SENIGALLIA - Il gatto Mao scrive al sindaco e chiede: quando un gattile? Con una toccante lettera aperta scritta dalle volontarie del canile, che simbolicamente ha come mittente un micio, viene posto il problema. «Gentilissimo sindaco chi le scrive è Mao – si legge -. Non ci conosciamo ma era davvero urgente che le scrivessi. Mi presento, sono il gatto che da oltre due mesi vede su Facebook in post che implorano la mia adozione. Il mio domicilio momentaneo è al canile sanitario da cui andrò via presto. Sono l’ennesimo micio finito in questo box dopo essere stato raccolto, perché investito. Sono stato curato, viziato, coccolato, amato ma, sfortunatamente, dichiarato guarito».
Mao dovrà lasciare il canile a giorni. «Ritornerò in strada perché nonostante gli appelli nessuno si è interessato a me. Tornare in strada significa morire: di stenti, di fame, di veleno, di botte, sotto a un auto ma la peggiore di tutte è la morte per abbandono. Quando il tecnico Asur mi libererà io vagherò e da randagio morirò. Fra i suoi progetti di feste, fuochi e piste ciclabili inserisca, celermente, un gattile comunale dove io possa avere tempo a disposizione per trovare una casa. Non sia solo dog-friendly ma sia animal-friendly. Ma poi visto che la legge dice che noi animali siamo di proprietà del sindaco, potrei venire a casa sua. Mi ospita?».
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