Senigallia, malata d'Alzheimer soffocata dalla mano del marito. La perizia lo scagiona: «Non voleva ucciderla»

Valeria Baldini uccisa dal marito accusato di omicidio preterintenzionale
Valeria Baldini uccisa dal marito accusato di omicidio preterintenzionale
di Federica Serfilippi
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Giovedì 25 Maggio 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 17:36
SENIGALLIA - Non l’ha uccisa volontariamente. Quando le ha messo la mano sulla bocca voleva fermare le sue urla disperate, non bloccarle il respiro tanto da portarla alla morte. Sono gli estremi che si possono dedurre dalle conclusioni della perizia del medico legale Marco Palpacelli, incaricato dalla procura di verificare le cause della morte della 77enne Valeria Baldini, portata dalle conseguenze di un soffocamento. Provocato, dicono gli inquirenti, dal marito Marino Giuliani, la mattina dello scorso 21 ottobre a Filetto di Senigallia. 

Lui, 79enne su cui pende l’accusa di omicidio preterintenzionale, ha sempre detto di averle messo la mano sulla bocca della donna, malata da tempo di Alzheimer, per impedirle di urlare, durante una delle sue crisi. Non la voleva uccidere. La versione dell’uomo combacia con i riscontri emersi dall’autopsia, le cui conclusioni sono state depositate nei giorni scorsi nell’ufficio del pm Rosario Lioniello, titolare dell’indagine coordinate dai carabinieri. Dalla relazione non sono emersi segni di violenza tali da far presupporre la volontarietà dell’omicidio. Nessuna lesione da strangolamento.

Dunque, il capo di imputazione non verrà modificato nei confronti del 79enne, arrestato subito dopo la tragedia e per un periodo collocato ai domiciliari.

L'inchiesta

L’inchiesta si avvia verso la sua conclusione. Fin da subito è stata un’inchiesta intrisa di disperazione, legata soprattutto alla malattia della vittima, accudita giorno e notte dal marito. Con amore e dedizione. Lui, assistito dall’avvocato Edoardo Massari, si è sempre difeso sostenendo di non volerla uccidere. Non avrebbe mai potuto fare del male in maniera intenzionale alla moglie con cui aveva condiviso gran parte della vita. «Volevo calmarla, non ucciderla. La amavo, non avevo nessuna intenzione di ucciderla» aveva detto lui ai carabinieri, non appena si erano portati sul posto. La tragedia si era consumata di prima mattina, nella villetta di via della Foresta, immersa nelle campagne di Filetto, ultimo lembo di Senigallia al confine con Ostra. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, la coppia era sola in cucina. Il figlio 50enne, tornato da Milano, stava ancora dormendo. All’improvviso, la 77enne si sarebbe messa ad urlare. E il marito, forse per non far svegliare il figlio, le aveva messo una mano sulla bocca. Non pensava di poterla uccidere. È stato Giuliani stesso a chiamare il figlio per dirgli di allertare i soccorsi appena la 77enne si è accasciata tra le sue braccia. Per la donna non c’è stato nulla da fare. 

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