Alessandra uccisa a martellate, il calciatore di Senigallia resta in carcere con l'aggravante dello stalking

Alessandra uccisa a martellate a 56 anni dallo staker già già denunciato. Il killer è un 27enne di Senigallia
Alessandra uccisa a martellate a 56 anni dallo staker già già denunciato. Il killer è un 27enne di Senigallia
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Mercoledì 24 Agosto 2022, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 18:16

BOLOGNA - Il pm Domenico Ambrosino ha chiesto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare in carcere per Giovanni Padovani, il calciatore senigalliese accusato di omicidio aggravato dallo stalking nei confronti dell'ex compagna Alessandra Matteuzzi, martedì sera in via dell'Arcoveggio a Bologna. L'udienza è stata fissata davanti al Gip Andrea Salvatore Romito per domani mattina, l'indagato è difeso dall'avvocato Enrico Buono. In mattinata è stato conferito al medico legale Guido Pelletti l'incarico per l'autopsia, esame che comincerà domani pomeriggio. La difesa ha nominato come consulente di parte Giuseppe Fortuni.

La ricostruzione

 La donna di 56 anni, è stata uccisa, colpita con una mazza e altri oggetti contundenti, in via dell'Arcoveggio, periferia della città. Il suo killer stato arrestato, Giovanni Padovani di Senigallia. Si tratta di un calciatore 27enne, che nel 2010 aveva esordito nelle fila dell'Alma Fano in Serie C. Ha trascorsi, nelle Marche, anche nelle giovanili dell'Ancona e nella Folgore Veregra.

 

Lui, 27 anni, Giovanni Padovani, la aspettava sotto casa dalle 19. Alle 21 è arrivata e gli ha urlato di andarsene. Invece lui l'ha aggredita, trascinata sotto al portico del palazzo, dove l'ha finita. La donna era riversa a terra e ferita alla testa in stato di incoscienza. Trasportata in ospedale, è morta poco dopo. All'arrivo delle forze dell'ordine sul posto era presente anche l'aggressore, arrestato per omicidio aggravato su disposizione della Procura. La vittima è stata aggredita da una furia cieca di colpi di mazza, bastonate e martellate dall'uomo che la perseguitava ormai da tempo. La donna, infatti, aveva già denunciato per stalking il 27enne, che aveva già ricevuto il divieto di avvicinamento dal giudice come misura cautelare.

«Non esiste cosa più affascinante di una donna che si fa bella per piacere a sé stessa» scriveva Alessandra, conosciuta da tutti come Sandra, appena un mese fa in un post sul suo profilo Instagram in cui aveva oltre mille followers.

Fisico da modella, estremamente curata e attenta al proprio aspetto, Sandra rivendicava quella libertà di sentirsi bella e mostrare il proprio corpo. 

La vittima, il killer, il luogo dell'assassinio

Sandra Matteuzzi aveva avvisato la vicina di non aprire a Giovanni Padovani. «Mi aveva detto: se dovesse citofonare quel ragazzo, lei non le apra», ha raccontato la donna agli inquirenti dopo l'omicidio. Poi raccontando quanto accaduto ieri sera ha aggiunto: «Lei gridava "devi andartene, non devi venire più qua e lui rispondeva che sì se ne sarebbe andato, invece  si avvicinava e lei si allontanava».

Trascinata sotto il portico e finita a martellate

Qualche secondo dopo si sarebbe consumata la tragedia. «A un certo punto lei è caduta a terra e lui l'ha trascinata qui sotto al portico», ha spiegato ancora la vicina. A chiamare la polizia sono stati proprio alcuni inquilini del palazzo. Quando sono arrivate le Volanti la vittima era riversa a terra e ferita alla testa in stato di incoscienza. Trasportata in ospedale, è morta per il grave trauma cranico. Sul posto anche l'ex compagno che è stato arrestato per omicidio. 

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