Furbetto del cartellino timbra, va a fare il giardiniere e se ne vanta con i colleghi: denunciato dipendente Asur

Furbetto del cartellino timbrava e andava a fare il giardiniere: denunciato dipendente Asur
Furbetto del cartellino timbrava e andava a fare il giardiniere: denunciato dipendente Asur
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Giovedì 30 Settembre 2021, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 08:16

SENIGALLIA - Furbetto del cartellino timbrava e andava a fare il giardiniere: denunciato dipendente Asur. Denunciato dalla Finanza un 65enne dipendente dell'Asur di Senigallia: timbrava il cartellino ma poi si occupava degli affari suoi. A cominciare dai lavori di giardinaggio, per i quali usava anche mezzi di servizio, ma anche per visite ad amicie parenti. Senza alcuna vergogna, anzi vantandosi con i colleghi di essere un furbetto

Le Fiamme Gialle della Tenenza di Senigallia hanno portato a compimento una prolungata indagine sul conto di un dipendente pubblico di 65 anni, in servizio con mansioni esecutive presso una struttura della Azienda sanitaria unica regionale – ASUR - di Senigallia.

Le indagini traggono origine da una segnalazione al numero di pubblica utilità “117” con la quale si segnalavano i lavori in nero svolti da un soggetto come giardiniere. I primi accertamenti avevano evidenziato come la persona in esame fosse un pubblico dipendente e, per quanto appreso informativamente, sarebbe stato anche solito vantarsi con alcuni colleghi di essere un “furbetto del cartellino”. I militarihanno realizzato numerose attività di pedinamento dell’indagato sin dal momento dell’uscita dalla propria abitazione a Senigallia, al mattino utilizzando la propria bicicletta, fino al termine del turno di servizio presso la struttura pubblica. L’osservazione ha permesso di svelare che il pubblico dipendente in molte occasioni, dopo aver timbrato il cartellino all’interno della struttura sanitaria, usciva subito dopo per recarsi in luoghi che non avevano nulla a che fare con le proprie mansioni. Durante i mesi d’investigazione è stato rilevato che il pubblico dipendente, quando doveva effettuare lavori di giardinaggio, utilizzava dopo essere giunto in bici sul luogo di lavoro l’automezzo dell’Asur per ritornare presso la propria residenza, ove caricava gli strumenti indispensabili per la “seconda attività” – quali, ad esempio, tagliaerba, rastrelli, vanghe, cesoie, sacchi di concime - e, successivamente, raggiungeva o dei terreni di sua proprietà o dei giardini di privati dove, oltre alla semina di piantine, effettuava la potatura di alberi e la cura di spazi verdi a lui affidati. In altre occasioni adoperava lo stesso veicolo di servizio per effettuare operazioni di carico e scarico di piante e sementi caricate in alcuni vivai o presso rivenditori. In diverse giornate, invece, l’indagato, sempre in orario di servizio, utilizzando la propria la bicicletta: effettuava visite di cortesia a propri conoscenti nel centro storico di Senigallia; andava a fare la spesa nei negozi di alimentari, abbigliamento, transitava per il mercato settimanale ovvero ritornava nella propria casa, per poi uscirne, verso il termine dell’orario di servizio per rientrare in ufficio. Anche nelle cosiddette “giornate di lunga”, nelle quali l’orario terminava formalmente alle ore 17, dopo essere rimasto durante la mattinata in casa o aver concluso i propri lavori nei campi, dopo l’ora di pranzo, il dipendente infedele rientrava in ufficio per timbrare l’uscita a fine giornata. Tali comportamenti sono stati registrati in un arco temporale relativamente lungo, di circa sei mesi. Dopo aver incrociato tutti i dati raccolti nel corso delle indagini, anche di natura tecnica, si è proceduto a denunciare il pubblico dipendente infedele alla Procura della Repubblica di Ancona per il reato di truffa ai danni dello Stato, peculato ai danni della Pubblica Amministrazione e falsa attestazione della presenza in servizio

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