SENIGALLIA - Minacce, botte e abusi carnali: condannato a 6 anni e 4 mesi. La stangata è stata impartita ieri mattina dal collegio penale a un tunisino di 58 anni, imputato per violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Vittima, l’ormai ex moglie, una connazionale di 66 anni. La procura aveva chiesto una pena di 7 anni. L’uomo, difeso dall’avvocato Mauro Diamantini, è attualmente libero.
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Subito dopo la denuncia sporta dall’ex coniuge, nell’estate del 2019 al Commissariato di Senigallia, il giudice gli aveva impartito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, costituitasi parte civile al processo. Stando a quanto raccontato all’epoca della querela, sarebbe stata la costante ubriachezza a scatenare l’ira del marito nell’appartamento che i due condividevano fino alla decisione del giudice – presa nel settembre 2019 – di vietare qualsiasi contatto tra le parti. La procura contestava all’imputato insulti, minacce e soprusi, tali da rendere insostenibile la vita domestica e la quotidianità della persona offesa. È soprattutto prima della querela che il 58enne si sarebbe accanito contro la moglie. Una volta, era maggio 2018, era finita al pronto soccorso di Senigallia dopo essere stata percossa senza motivo con calci e pugni.
Le botte subite l’avevano fatta cadere violentemente a terra.