Senigallia, Michele perse un braccio
nell'incidente: ora è campione di nuoto

SENIGALLIA - Torna a casa con un oro, vinto ai campionati italiani di nuoto paralimpico di Loano, Michele Marinelli mettendo a segno anche sei record mondiali e sette europei. Il 23enne senigalliese, che due anni fa aveva perso un braccio in un grave incidente sulla complanare, è salito lo scorso weekend sul gradino più alto del podio ai campionati italiani. Il numero uno in vasca, nei 100 metri a farfalla, e nella vita con quella grinta che non gli ha mai fatto pesare di aver perso un arto ma ricordare di aver ottenuto una seconda possibilità. Da quel terribile incidente poteva anche non salvarsi, ne è consapevole.
  
«Non mi piace definirlo handicap, preferisco vederla come una seconda chance», il commento di Michele Marinelli riguardo alla perdita del braccio. Un ragazzo così giovane e tanto saggio. Ha dimostrato che non ci sono limiti ma solo traguardi da raggiungere con tanta tenacia e duro lavoro. Nei suoi risultati ci sono dietro ore di allenamento costante. Una carica di energia per tutta la Polisportiva Senigallia. La società che negli scorsi anni aveva scalpitato per ottenere i giusti spazi per allenarsi. Molti la ricorderanno per le proteste, di cui anche Michele era stato testimone. Ora hanno trovato nell’Amministrazione comunale un giusto interlocutore e continuano a collezionare medaglie.
 
Quella dello scorso weekend è l’ultima in ordine di tempo. Insieme a Lorenzo Bronzini e Lisa Vernelli ha ricevuto un premio dal Coni. Nel del 2018 tutti e tre hanno ottenuto altri piazzamenti dorati nei campionati di marzo e giugno. «Un fine settimana da non dimenticare – racconta orgogliosa Marta Mencarelli, allenatrice -, venerdì Lisa, Lorenzo e Michele sono stati premiati al Coni per le medaglie d’oro ai nazionali ottenute nel corso del 2018. Sabato e domenica ai campionati italiani Finp Michele ha ottenuto un oro nei 100 metri a farfalla e due bronzi. Grazie agli atleti e alle loro famiglie per la fiducia nei confronti miei e di tutto lo staff della Polisportiva».