SENIGALLIA - In quattro mesi i T-red hanno prodotto circa 3.600 multe per un importo di oltre 560mila euro. Il capogruppo del Pd Dario Romano, chiede: «Si fermi questo salasso». Ma dal Comune l’assessore Nicola Regine risponde: «Abbiamo guadagnato in sicurezza, basta non passare con il rosso per non prendere la multa». L’11 ottobre sono stati riattivati i due T-red, sospesi all’indomani dell’alluvione. Fino al 22 agosto, data delle ultime notifiche, ha già fruttato parecchio.
I numeri
«Quasi 600.000 euro di multe in 4 mesi – lamenta Romano - un salasso nei confronti di senigalliesi, pendolari e turisti.
Romano chiede di cambiare rotta. «È necessario, a maggior ragione dopo l’alluvione, stare vicino ai cittadini senigalliesi e della vallata - dice - al posto di trovare tutti i modi per spremerli: se si vuole lavorare sulla sicurezza stradale ci sono altri metodi, egualmente efficaci. Parliamo potenzialmente di più di 2 milioni di euro all’anno solo di introiti per il T-red. Come verranno impiegati? Per migliorare le strade? Beh, si poteva lavorare su una spending review di bilancio, le manutenzioni stradali non devono pagarle i senigalliesi, i turisti o i lavoratori con altri inutili balzelli. A questo punto, visto che la norma sembrerebbe consentirlo, si può usare quell’introito per calmierare gli aumenti energetici per gli immobili comunali e non farli ricadere sui senigalliesi».
Conclude Regine: «Il Comune deve investire queste somme come stabilito dal Codice della Strada, come interventi di ammodernamento e messa in sicurezza della segnaletica, potenziamento delle attività di controllo e manutenzione delle strade. Non, quindi, a nostro piacimento o solo per fare cassa come dice Romano».