SENIGALLIA - Due sottopassi allagati ieri pomeriggio e un’altra nottata in bianco per molti alluvionati. Nel pomeriggio il sindaco Olivetti ha aperto la sala operativa della protezione civile, ieri sera è stato convocato il Coc. Una misura presa solo a scopo precauzionale per monitorare la situazione alla luce dell’allerta gialla diramata e della pioggia prevista anche per la notte. Pioggia battente anche a Serra de’ Conti. Grosse criticità non si sono verificate ma l’attenzione è stata alta.
«È stato necessario chiudere i sottopassi di via Perilli e via Dogana Vecchia – spiega Nicola Regine, assessore alla Protezione civile – il fiume è sotto il livello di guardia ma il sindaco in via precauzionale ha fatto aprire la sala operativa».
L’allerta
Gli addetti ai lavori sono stati quindi allertati per il monitoraggio. «Solo quando viene disposta l’apertura del Coc vengono convocate tutte le funzioni che ne fanno parte – ricorda l’assessore – ma non è stato necessario.
Nel tratto centrale di Senigallia è inoltre presente un grande isolotto come documentato nei giorni scorsi dall’avvocato Simeone Sardella. «Un isolotto, dell’altezza a spanne di circa un metro, in pieno tratto urbano – spiega - laddove il 15/16 settembre si verificò il persistente sormonto, durato ore, che ha inondato via Portici Ercolani, e vie limitrofe, sulla sponda destra e via XX settembre e largo Boito sulla sponda sinistra, tanto da spingere l’acqua verso nord sino addirittura a via Leoncavallo. Gli argini sponda destra del fiume sono stati radicalmente ripuliti nel tratto tra ponte Zavatti e ponte Garibaldi. Questo aumenterà la portata e la velocità del fiume nell’imbuto del tratto urbano a monte del ponte del ponte 2 Giugno, ora degli Angeli dell’8 Dicembre 2018». Quell’isolotto fa paura a residenti e commercianti del centro.
«Senza un radicale dragaggio del fiume nel tratto urbano fino alla foce – prosegue l’avvocato Sardella - in attesa delle molteplici vasche di laminazione che impiegheranno molto anni per essere realizzate, alla prima piena di una certa consistenza il fiume tornerà a sbattere sulle spalle di ponte degli Angeli e ad inondare il centro urbano. Cosa ripariamo a fare le nostre case, per rientrarci il prima possibile, se le istituzioni pubbliche non fanno quanto in loro dovere non nel medio o lungo periodo, ma subito?».
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