La lunga notte delle babygang, un ragazzino lanciato in mare. Almeno sei zuffe tra bande di minorenni

La lunga notte delle babygang, un ragazzino lanciato in mare. Almeno sei zuffe tra bande di minorenni
La lunga notte delle babygang, un ragazzino lanciato in mare. Almeno sei zuffe tra bande di minorenni
di Sabrina Marinelli
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Lunedì 29 Giugno 2020, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 09:51

SENIGALLIA  - Due ragazzini pestati a sangue dal branco, salvati da un bagnino e una guardia giurata. Uno di loro, minorenne residente in provincia, si è poi rivolto al pronto soccorso ed è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Un giovane ubriaco è stato lanciato in mare dai bulli e vari alticci sono stati soccorsi nel corso della notte. Danneggiati inoltre alcuni lettini sulla spiaggia del lungomare Marconi. E’ il bilancio di una notte da incubo sulla spiaggia di velluto dove non sono mancate le sanzioni, ben 38 elevate dalla polizia locale ai giovani sorpresi in spiaggia.

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Alcune bande, soprattutto di minorenni, si sono affrontate a più riprese. Almeno sei le liti, alcune degenerate in risse, dalla sera all’alba. Il primo intervento delle forze dell’ordine è avvenuto alle 22.30 in piazzale delle Libertà davanti alla Rotonda. Polizia, vigili urbani e carabinieri di supporto sono dovuti intervenire per fermare due bande di ragazzini che si stavano picchiando. Poco prima delle 2 di notte tre gruppi si sono trovati ad affrontarsi ai Bagni Marco e Virgilio sul lungomare Marconi. «Saranno stati centocinquanta – racconta il titolare Marco Mazzanti – mai vista una cosa del genere. Avevano accerchiato due ragazzini e li stavano pestando. Li prendevano a calci in faccia, una violenza incredibile. Se non fossimo intervenuti non oso immaginare come sarebbe andata a finire. Spavaldi mi urlavano “siamo minorenni non ci può toccare”, “Se ci sfiori vai in galera” ed altre frasi di questo tenore. Mi sfidavano. Tutti con la bottiglia in mano, ubriachi. Quando abbiamo detto che avremmo chiamato i carabinieri si sono dileguati ma la mattina abbiamo trovato sangue ovunque, oltre alle bottiglie sparpagliate in spiaggia e i lettini ribaltati e lanciati ovunque».

Si tratterebbe di ragazzini di Ancona o zone limitrofe. «E’ il far west ma noi più che pagare il personale per sorvegliare la notte non possiamo metterci a fare gli sceriffi – prosegue l’imprenditore balneare –, perché quando c’era il lockdown la protezione civile che girava di continuo per evitare che la gente uscisse e adesso, che c’è un’evidente situazione di pericolo sulle spiagge, la protezione civile non può passare? Non aspettiamo che qualcuno si faccia male davvero prima di intervenire». Dagli operatori del lungomare Alighieri è partita una raccolta firme per un esposto da mandare al Prefetto, per chiedere di fermare le scorribande di ubriachi in spiaggia. «Mi aggregherò anch’io all’iniziativa – annuncia Marco Mazzanti – perché qualcosa bisogna fare. Serve una task force». 

Secondo gli operatori è passato il messaggio, sbagliato, che a Senigallia tutto sia lecito e così arrivano ragazzini da varie zone, con zaini carichi di alcolici. Il copione è sempre lo stesso: bevono e diventano aggressivi. A volte se la prendono con le strutture, trasformandosi in vandali, altre si picchiano. Nella nottata di sabato la polizia ha ricevuto altre telefonate per liti sempre nella zona compresa tra il lungomare Marconi e il Ponterosso. Probabilmente le stesse bande che, a più riprese nel corso della notte, sono arrivate alle mani sul lungomare Alighieri, in via Spontini e sulla spiaggia. L’ultima scazzottata in riva al mare è avvenuta ieri mattina. Poco distante dalla Rotonda un gruppetto ha lanciato in mare un giovane ubriaco. Il ragazzo ha avuto delle difficoltà ad uscire dall’acqua. E’ stato aiutato e quando ha raggiunto la riva ha reagito ai bulli e n’è scaturita un’accesa lite. «Non è stato necessario il nostro intervento – spiega un bagnino presente – perché alcuni del gruppo hanno separato quelli che si stavano picchiando però è preoccupante che continuino anche durante la mattina».

Diversamente da altre città il sindaco Mangialardi ha chiesto tolleranza zero per far rispettare l’ordinanza che vieta da mezzanotte alle sei di andare in spiaggia. Ben 38 le multe elevate dalla polizia locale sabato notte, che si aggiungono alle 3 che i vigili avevano fatto nei giorni precedenti. «Controlli straordinari sono stati effettuati sull’arenile demaniale nel tratto compreso tra la Rotonda e il Ponterosso – spiega Flavio Brunaccioni, comandante della polizia locale di Senigallia che ha coordinato il servizio -.

Durante l’attività sono state accertate 38 violazioni all’ordinanza che vieta l’accesso all’arenile demaniale. In un caso è stata accertata anche la violazione al regolamento di polizia urbana che vieta il trasporto di alcolici da parte di minori e di contenitori in vetro in spiaggia». La sanzione per l’accesso agli arenili da 400 a 3.000 euro, con sconto del 30% se si paga entro 5 giorni.

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