Senigallia, «C'è lavoro per te», ma
chiedono soldi: truffatori denunciati

Senigallia, «C'è lavoro per te», ma chiedono soldi: truffatori denunciati
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 23 Maggio 2019, 06:45
SENIGALLIA - Disoccupata fiuta la truffa e fa denunciare tre persone che, per un posto di lavoro in un supermercato, le avevano chiesto di anticipare 300 euro. La 50enne, pur avendo bisogno di quell’impiego, non si è fatta abbindolare e ha permesso alla polizia di assicurare alla giustizia i responsabili. Sono stati denunciati per tentata truffa tre residenti di Frosinone, tutti pregiudicati: M.A. un 55enne e M. A. una 52enne, legati da rapporti parentali, ed un’altra donna V.F. di 31 anni. Sfruttando le necessità della senigalliese hanno messo in piedi una truffa per farle credere come sicura un’offerta di lavoro, in realtà inesistente, chiedendo il pagamento di una somma di denaro.
  
Tutto ha avuto inizio diversi giorni fa quando la 50enne è stata contattata, tramite sms, da un uomo che riferiva di essere un ispettore dell’ufficio del lavoro e di poterle offrire un impiego. Dopo poche ore, la donna ha ricevuto una telefonata in cui confermava di rivestire l’importante ruolo e di conoscere, tramite il suo lavoro, il responsabile delle risorse umane di una nota catena di distribuzione alimentare che stava cercando personale. Dopo pochi giorni la signora ha ricevuto la telefonata del presunto responsabile del supermercato che le confermava un lavoro a tempo indeterminato. Le aveva detto però che, per poter essere assunta, avrebbe dovuto partecipare ad un corso di formazione teorico-pratico per il quale avrebbe dovuto pagare 300 euro, superato il quale l’assunzione sarebbe stata garantita. Le aveva dato anche gli estremi per effettuare il versamento.
La donna però ha iniziato ad insospettirsi. Ha contattato un responsabile della catena di distribuzione alimentare, che ha sede ad Ancona, riferendo di aver ricevuto un’offerta con la richiesta di un versamento per il corso professionale propedeutico all’avvio al lavoro. Lui ha negato ci fossero in corso procedure di assunzione. A quel punto era chiaro che si trattava di un tentativo di truffa. La 50enne si è recata in Commissariato per la denuncia. Gli agenti, con indagini informatiche e telematiche, hanno avviato una serie di accertamenti arrivando ad individuare e denunciare i responsabili. Il versamento di denaro sarebbe confluito in un conto corrente riconducibile ad una delle donne. I tre risultano pluripregiudicati per fatti analoghi commessi a carico di diverse persone e su tutto il territorio nazionale.
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