Lavori conclusi sul Ponte 2 Giugno, l’estetica non convince. Sgarbi: «Ma è un intervento decoroso»

Lavori conclusi sul Ponte 2 Giugno, l’estetica non convince. Sgarbi: «Ma è un intervento decoroso»
Lavori conclusi sul Ponte 2 Giugno, l’estetica non convince. Sgarbi: «Ma è un intervento decoroso»
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 18 Giugno 2021, 09:10

SENIGALLIA  - Terminati i lavori di ponte 2 Giugno che, nella versione finale, non entusiasma ma alle condizioni date era il meglio che si potesse fare, come assicura il progettista. «Come ho sempre detto avrei preferito il primo progetto, quello ad arco - spiega l’architetto Nafez Saqer, progettista del Consorzio di bonifica - perché si sarebbero visti solo l’impalcato e l’acqua. Quel progetto non è piaciuto e con il nuovo, con le prescrizioni della Soprintendenza, meglio di così non si poteva fare. Abbiamo replicato tecnicamente quello che c’è stato chiesto di fare. È venuto a mio avviso un buon lavoro». 


Diversi cittadini hanno criticato il rivestimento, posticcio. «Ritengo sia un intervento decoroso - commenta il professore Vittorio Sgarbi - certo non lo si può definire un capolavoro ma si integra nel contesto e del resto un ponte è solo una passerella che serve ad attraversare il fiume». Il critico d’arte si era espresso anche nella fase progettuale, quando in città impazzava il dibattito sul futuro ponte 2 Giugno. 


I cittadini che ieri si sono soffermati a guardare l’intervento, ormai concluso, si sono chiesti se non fosse stato meglio lasciare la struttura in acciaio semplice invece di ricreare quello che sembra un falso storico. Altri invece avrebbero preferito venisse completamente ricoperto di marmo. «Al di là delle chiacchiere sono soddisfatto - prosegue il progettista - è chiaro che può piacere e non piacere, ognuno è libero di avere la sua opinione. Detto questo, noi abbiamo fatto quello che era possibile fare.

La struttura non poteva rimanere in acciaio perché la Soprintendenza ha imposto di rivestirla. Non era nemmeno possibile ricoprirla interamente di marmo». L’architetto Saqer spiega anche il motivo.

«I movimenti a cui è soggetto il ponte in acciaio non sarebbero stati compatibili con una copertura totale in marmo, troppo rigida - aggiunge - inoltre le tubature devono rimanere a vista per legge perché in qualsiasi momento devono essere ispezionabili». Stamattina verrà smantellato il cantiere. «I bulloni del rivestimento andranno ricoperti con altri pezzetti di marmo - conclude Nafez Saqer - in modo tale da non renderli visibili. Domattina (oggi, ndr) gli operai si concentreranno sugli ultimi dettagli, poi il cantiere verrà rimosso. Dovremo tornare la prossima settimana per passare la resina marrone sopra l’asfalto. Non sarà necessario allestire un nuovo cantiere. Mentre i pedoni continueranno a utilizzare i marciapiedi laterali, gli operai metteranno la resina. In un paio di giorni sarà ultimato anche questo che è davvero l’ultimo dettaglio». 


Dopo oltre un anno di dibattito sul progetto, di cui oltre otto mesi di cantiere, arriva la fine di uno degli interventi più discussi degli ultimi anni. Seguirà l’intitolazione perché ponte 2 Giugno diventerà Ponte Angeli dell’8 dicembre 2018 poi, una volta consegnato al Comune, verrà emanata l’ordinanza che ne disciplinerà l’utilizzo. Per il periodo estivo sarà carrabile la mattina e il primo pomeriggio per poi rimanere riservato ai pedoni.

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