Senigallia, irruzione in piscina: uffici
devastati ma senza portare via nulla

Senigallia, irruzione in piscina: uffici devastati ma senza portare via nulla
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 4 Gennaio 2019, 07:40
SENIGALLIA - Incursione notturna nella piscina delle Saline dove ignoti hanno buttato all’aria l’ufficio ma senza rubare alcunché. Non è la prima volta che accade. Negli ultimi anni è successo spesso ma questa volta non hanno preso nulla. Né i pochi spiccioli contenuti nei distributori automatici che nemmeno sono stati sfiorati, né il computer dietro il bancone d’ingresso. Nemmeno li sono andati a guardare. Hanno solo messo a soqquadro armadi e cassetti dell’ufficio che, prima di andarsene, hanno pure richiuso a chiave.
Per entrare hanno forzato una porta che si affaccia sul campo. Un blitz che ha lasciato pochi danni, tanto caos ma soprattutto interrogativi su cosa stessero cercando. Indagano i carabinieri, chiamati dal personale dell’impianto mercoledì pomeriggio.
  
L’intrusione potrebbe essere avvenuta tra la sera del 31 dicembre e il pomeriggio del 2 gennaio quando la piscina è stata riaperta. Presumibilmente di notte. «Mi sono accorto mercoledì pomeriggio venendo a riaprire – racconta un dipendente –, di preciso quando siano entrati non lo so. Il 31 mattina era tutto in ordine, sicuramente dopo. Appena mi sono accorto ho chiamato i carabinieri, che sono venuti a controllare e poi ho avvisato il Comune». Dalla porta di fronte alla vasca piccola, gli estranei sono passati davanti al bancone della reception senza cercare nulla. Di fianco ci sono i distributori di bevande e merendine ma nemmeno quelli sono stati toccati. Superata la zona d’ingresso hanno raggiunto l’ufficio che poi è stato trovato chiuso a chiave. «Facendo un giro nella struttura – racconta l’operatore della piscina - ho notato che sono entrati solo nell’ufficio dove hanno cercato qualcosa negli armadi. Hanno messo tutto a soqquadro. Le altre volte che sono entrati hanno scardinato i distributori automatici per prendere gli spiccioli ma questa volta nemmeno si sono avvicinati. Sul bancone c’era anche un pc ma non lo hanno toccato. Non so cosa cercassero. Negli armadi non c’erano oggetti di valore». L’ultimo colpo in ordine di tempo all’impianto di via dei Gerani alle Saline è avvenuto a maggio dello scorso anno. Senza dubbio un furto perché erano stati scassinati i distributori automatici. Prima altri due colpi. Nell’ultimo raid però sembrava quasi cercassero dei documenti, visto che l’attenzione si è concentrata nell’ufficio e hanno frugato tra i faldoni. Non sembra però ci fossero documenti importanti.
La piscina delle Saline negli ultimi anni è finita al centro di un’indagine da parte della polizia, su richiesta della Procura, per quanto riguarda la gestione che il Comune aveva affidato all’Uisp. Indagine scaturita da un esposto perché per diversi anni la gestione era stata prorogata direttamente senza un bando pubblico. Sull’anomala intrusione faranno luce i carabinieri, chiamati ad effettuare un sopralluogo non appena informati dell’accaduto. L’ufficio è stato richiuso a chiave e nulla è stato toccato. Ieri era tutto come trovato mercoledì pomeriggio. L’impianto, nonostante i ripetuti raid notturni, non è dotato di un sistema d’allarme.
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