Senigallia, il dolore di Tiziano Luconi: «Cari papà, abbracciate i vostri figli e dedicate un pensiero al mio Mattia»

Il dolore di Tiziano Luconi: «Cari papà, abbracciate i vostri figli e dedicate un pensiero al mio Mattia»
Il dolore di Tiziano Luconi: ​«Cari papà, abbracciate i vostri figli e dedicate un pensiero al mio Mattia»
di Sabrina Marinelli
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Sabato 18 Marzo 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 08:39

SENIGALLIA  - «Vorrei chiedere a tutti i papà di abbracciare i propri bimbi domani e dedicare quell’abbraccio ai padri e ai figli che, come me e Mattia, non potranno più farlo». E’ l’appello di Tiziano Luconi alla vigilia della festa del papà, per la prima volta senza il suo Mattia, morto a soli 8 anni nell’alluvione del 15 settembre. 


Lo sfogo

«Sono stati sei mesi d’inferno per me, non ho dormito, non li auguro a nessuno – racconta Tiziano Luconi -.

Ogni mattina se guardo sul lato sinistro vedo dove dorme Mattia, perché si vede benissimo la quercia del cimitero di San Pietro. Se mi giro a destra, invece, vedo tutto il disastro che ancora è lì. Quello scenario spettrale, lunare, che sembra un bombardamento della guerra perché ancora è tutto fermo. Non lo so lo Stato cosa stia facendo, come intenda muoversi». Non cerca vendetta Tiziano Luconi ma qualcosa deve cambiare, questo sì, lo pretende. «Hanno spostato la sede del giudizio quindi tutto rallenterà, ci vorrà tempo – aggiunge – non sarà per adesso. Ovvio, io non ci faccio niente con i colpevoli, a me nessuno mi ridarà Mattia, quindi, trovare un colpevole m’interessa fino a un certo punto. Mi importa però che questi sbagli non vengano più fatti. Mattia deve essere un monito perchè l’essere umano non deve più commettere l’errore di sottovalutare madre natura. Va fatta prevenzione e ci dobbiamo prendere cura del mondo e dell’ambiente in cui viviamo. E’ l’insegnamento che possiamo trarre da questa sciagura». Domani per lui sarà un giorno particolarmente doloroso.

«Mi piacerebbe che tutti i papà dessero un abbraccio ai propri figli – aggiunge con la voce spezzata dal dolore -, e lo dedicassero a tutti quelli che, come me, non possono più farlo, a Mattia e a tutti i bimbi, come quelli che si sono addormentati a mare e lungo le coste italiane e che si sono addormentati sotto le bombe della guerra». Un appello ma alle istituzioni lo lancia anche Giacomo Mugianesi, segretario di Cna Senigallia. «Bisogna uscire dalla logica emergenziale e iniziare seriamente con la prevenzione – dice -. La ferita è ancora aperta e sanguina. A sei mesi dall’alluvione la paura non è affatto un brutto ricordo, ma una costante insopportabile. Perché dovremmo continuare ad investire in questo territorio? Perché lavorare senza alcuna tutela? Sono queste le domande che da mesi la Cna raccoglie dagli imprenditori – prosegue -. Ad oggi ci sono state solo pacche sulle spalle e promesse ma la pazienza per molti si sta sempre più trasformando in frustrazione, sconforto e paura. Bisogna fare di più e bisogna farlo in fretta». 

L’affondo 

Il capogruppo regionale del Pd Maurizio Mangialardi rincara la dose: «Sia per quanto riguarda i risarcimenti, sia per quanto concerne gli interventi per la messa in sicurezza dei fiumi, né i singoli cittadini né gli enti locali hanno visto ancora arrivare un euro». Da martedì prossimo, intanto, sarà possibile presentare le domande per ottenere il contributo per auto e furgoni danneggiati. Nei prossimi giorni, invece, sono attesi i fondi per l’acconto dei rimborsi chiesti dai privati, che riceveranno un’email dal Comune, e dalle imprese.

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