Gastroenterologia, manca il personale: c'è una sola dottoressa e va al lavoro con le stampelle

L'ospedale di Senigallia
L'ospedale di Senigallia
di Sabrina Marinelli
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Martedì 18 Maggio 2021, 01:55

SENIGALLIA -  Il reparto di Gastroenterologia rischia la chiusura temporanea per carenza di medici. A garantirne la minima attività è rimasta una sola dottoressa che, oltretutto, va al lavoro con le stampelle. Ne derivano disagi per gli utenti perché gli esami programmati da diversi mesi sono stati rinviati. Non tutti hanno preso bene questo slittamento.

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I medici in servizio nel reparto sono cinque ma tra malattia, maternità e congedi parentali per figli minorenni ne è rimasta operativa una sola, che è pure infortunata e quindi anche lei avrebbe diritto di stare a casa in convalescenza ma ha deciso di andare a lavorare, aiutandosi per camminare con le stampelle. 


Molti utenti si sono rivolti al Tribunale del malato perché, a causa di questa drastica carenza di organico, sono stati richiamati per rinviare gli esami in programma.

Una da sola non ce la fa a smaltire l’intera mole di lavoro e i cittadini dovranno quindi attendere. «La mancanza di medici ha comportato lo slittamento di diversi esami – spiega Umberto Solazzi, presidente del Tribunale del malato –, infatti gli utenti in questi giorni vengono richiamati per rimandare gli appuntamenti già presi da tempo e questo non va assolutamente bene». 


Una situazione paradossale quella che si è venuta a creare, che rappresenta un caso limite ma non l’unico perché la carenza di personale è un problema in molti reparti. «Sto ricevendo continui reclami da parte della gente – prosegue il presidente Solazzi - per gli appuntamenti che non solo sono stati rimandati ma non si sa nemmeno quando i medici mancanti torneranno in servizio o se è previsto l’arrivo di sostituti da altri ospedali. Una situazione incredibile e inaccettabile e mi chiedo: possibile che in ospedale non ci sia nessuno per poter fare una colonscopia o una gastroscopia?». 


La carenza di organico è cronica ovunque a partire dal pronto soccorso dove si spostano i medici con ordini di servizio. «Manca personale anche a Radiologia e al Laboratorio Analisi dove siamo arrivati a fare venti esami al giorno – tuona Solazzi -, sembra un ospedale che sta per chiudere, in dismissione. Nemmeno possiamo considerarlo più di serie B, qui si arrivati alla serie D per come siamo messi».

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