Ruba l'incasso di un'azienda: ladro incastrato da un'impronta sul cellulare

Senigallia, ruba l'incasso di un'azienda: ladro incastrato da un'impronta sul cellulare
Senigallia, ruba l'incasso di un'azienda: ladro incastrato da un'impronta sul cellulare
2 Minuti di Lettura
Giovedì 6 Agosto 2020, 11:02

SENIGALLIA - Denunciato dai carabinieri un tunisino per aver rubato l’incasso di un’azienda in via Cimabue alla Cesanella. Ad incastrarlo sono state le sue impronte digitali. E’ caccia al complice. I carabinieri della Stazione di Marzocca l’hanno denunciato per furto con destrezza.

LEGGI ANCHE:
Tragico frontale: un morto e una ragazza grave soccorsa in eliambulanza. Chiusa la Statale

Ubriaco si spoglia nudo in strada, denuncia e multa da 5mila euro: atti osceni e minacce ai poliziotti


I fatti risalgono al 29 luglio, quando un signore di Chiaravalle si trovava nel parcheggio esterno di un esercizio commerciale di via Cimabue, intento a caricare la merce all’interno di un furgone di proprietà della ditta gestita dalla figlia. Aveva posizionato nel veicolo un borsello contenente i suoi documenti, le carte di credito, due cellulari e l’incasso in contanti delle ultime fatture emesse, oltre ad alcuni soldi di sua proprietà, per un ammontare complessivo di 2.300 euro.
 
A quel punto, mentre lui era intento a caricare la merce, due uomini, approfittando della sua distrazione, hanno preso furtivamente il borsello e sono scappati in direzione Ancona. Lungo il tragitto però i ladri hanno deciso di abbandonare parte della refurtiva, temendo di essere rintracciati tramite i telefoni cellulari. Così lungo la Statale a Marzocca si sono fermati a margine della carreggiata e hanno gettato in un cassonetto dell’immondizia i due cellulari e le carte di credito, tenendo solo il denaro contante. Hanno poi proseguito verso Ancona, facendo perdere le loro tracce. I carabinieri, intervenuti subito dopo il furto, si sono messi alla ricerca dei ladri e, grazie alle indicazioni di una donna che abita a Marzocca e che li aveva visti gettare nel cassonetto alcuni oggetti, sono riusciti a ritrovare i due cellulari e le carte di credito dell’uomo di Chiaravalle. In uno dei telefoni si sono accorti che erano presenti delle impronte digitali. Gli accertamenti eseguiti hanno consentito di identificare un 65enne tunisino, senza fissa dimora, che corrisponde anche alla descrizione fornita da alcuni testimoni. Per lui, che già in passato si era reso responsabile di reati simili, è scattata la denuncia. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei militari per rintracciare il complice.

© RIPRODUZIONE RISERVATA