Il furbetto del cartellino ormai è in pensione, ma l'Asur vuole costituirsi parte civile

Il furbetto del cartellino ormai è in pensione, ma l'Asur vuole costituirsi parte civile
Il furbetto del cartellino ormai è in pensione, ma l'Asur vuole costituirsi parte civile
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Sabato 2 Ottobre 2021, 09:42

SENIGALLIA - L’Asur si è attivata per valutare la costituzione di parte civile nei confronti del dipendente “assenteista”, denunciato dalla Guardia di Finanza. Anzi ex dipendente perché il 65enne, in forze al Servizio Veterinario, è andato in pensione.

Non subirà quindi né provvedimenti disciplinari né gli effetti del decreto Brunetta che, nel suo caso, avrebbero potuto portare anche al licenziamento. I circa sei mesi in cui le Fiamme Gialle l’hanno monitorato e pedinato, vedendolo smarcare il cartellino per poi recarsi a fare altro, compreso un secondo lavoro in nero da giardiniere, corrispondevano ai suoi ultimi da dipendente pubblico. Poco dopo infatti è andato in pensione. Le gravi accuse formulate dalla Guardia di Finanza hanno portato intanto l’azienda sanitaria ad attivarsi a tutela dei propri interessi. Sta valutando, per il momento, l’opportunità di costituirsi parte civile nell’eventualità di un processo che, a fronte di quanto contestato, con le prove raccolte dai finanzieri, l’uomo rischia di dover affrontare. «Per la costituzione di parte civile ne ho parlato con il direttore generale dell’Asur – spiega Giovanni Guidi, direttore dell’Area Vasta 2 – e mi ha detto che si sarebbe consultato con il legale». Il direttore Guidi non ha preso alla leggera quanto accaduto e si è subito attivato anche per avviare la procedura disciplinare, scoprendo però ieri che il 65enne ha cessato il suo rapporto di lavoro con l’azienda sanitaria essendo già andato in pensione. Dovrà rispondere solo in Tribunale delle accuse che gli vengono contestate: truffa ai danni dello Stato, peculato ai danni della pubblica amministrazione e falsa attestazione della presenza in servizio. Guidi, in quanto responsabile dell’Area Vasta 2 dove l’uomo lavorava, ne ha discussione con il direttore generale, rispettando la gerarchia per l’attivazione di una procedura che deve partire dall’Asur. Sui social il 65enne, molto conosciuto in città, è stato preso di mira da commenti anche pesanti. Qualcuno sostiene inoltre che la situazione riscontrata dalla Guardia di Finanza andasse avanti da parecchio tempo. Sta di fatto che una segnalazione alle forze dell’ordine, chiamando il numero 117, è stata fatta solo nel 2020 quando sono scattate le indagini, di concerto con la procura della Repubblica di Ancona. Le indagini sono partite perché un cittadino aveva segnalato un giardiniere abusivo. «La giustizia farà il suo corso ma evitiamo processi mediatici – interviene Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità –. non mi sono mai piaciuti ed è giusto che avvengano nelle sedi preposte. Detto questo, è chiaro che sia un fatto grave ma non vorrei che finisse per offuscare l’encomiabile lavoro che il personale, sanitario e non, fa ogni giorno. L’Asur è questa, un’azienda fatta da dipendenti che quotidianamente danno il massimo e anche di più per far funzionare il nostro sistema sanitario. Mi dispiacerebbe – conclude - che l’errore di uno, che non sta a noi giudicare, finisse per offuscare lo straordinario operato di tutti gli altri».
 

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