Omicidio Matteuzzi: perizia psichiatrica sul senigalliese Padovani per il brutale assassinio di Alessandra

Omicidio Matteuzzi: perizia psichiatrica sul senigalliese Padovani per il brutale assassinio di Alessandra
Omicidio Matteuzzi: perizia psichiatrica sul senigalliese Padovani per il brutale assassinio di Alessandra
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Mercoledì 3 Maggio 2023, 16:50

SENIGALLIA - La Corte di assise di Bologna ha disposto una perizia psichiatrica per accertare la capacità di stare nel processo e di intendere e di volere al momento del fatto di Giovanni Padovani, il calciatore  27enne di Senigallia imputato per l'omicidio aggravato dell'ex fidanzata Alessandra Matteuzzi avvenuto nel capoluogo emiliano.

I giudici hanno così risposto all'istanza della difesa, avvocato Gabriele Bordoni, nominando un collegio composto da uno psichiatra, Pietro Pietrini e un testista, Giuseppe Sartori.

Il conferimento dell'incarico, con formulazione precisa dei quesiti, sarà fatto nell'udienza del 22 maggio. La Procura non si era opposta e neppure gli avvocati di parte civile, Antonio Petroncini e Chiara Rinaldi, pur rilevando che a loro avviso non ci sono dubbi sulla capacità dell'imputato.

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Antoniozzi: «Ancona una volta si chiama in causa lo psichiatra»

«Abbiamo profondo rispetto per la Corte di assise di Bologna che ha disposto la perizia psichiatrica sull'autore dell'omicidio Matteuzzi, ma esiste un problema culturale che deve essere sconfitto, e cioè che dietro ogni omicidio efferato debba esserci un vizio parziale o totale di mente». Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, commentando la decisione della Corte di assise bolognese di disporre una perizia psichiatrica per Giovanni Padovani, il27enne imputato per l'assassinio dell'ex fidanzata Alessandra Matteuzzi. Antoniozzi ha presentato la proposta di legge di modifica degli articoli che disciplinano l'infermità e la seminfermità mentale.

«È come se vi fosse un senso di colpa trasversale che impone comunque il tagliando della perizia - osserva Antoniozzi -, probabilmente perché ci si rifiuta di accettare ciò che esiste dai tempi della nascita dell'uomo e cioè, purtroppo, il male nelle sue declinazioni. Padovani non ha mai dato segni di squilibrio, e se pure, grazie al cielo, solo una parte assai minima dei casi di stalking evolve in omicidio, il quadro sembra assai chiaro».

«Dovremmo capire che lo stalking - conclude Antoniozzi -, che riguarda anche il sesso femminile, è una concezione del senso del possesso e agire culturalmente sin dall'infanzia per eliminarne il peso nelle relazioni. Ma ancora una volta si chiama in causa lo psichiatra e personalmente sono solo tanto amareggiato».

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