Autorizzati a bere dai genitori, girano con zaini pieni di alcolici: «Sono ragazzi, dovranno pure divertirsi»

Autorizzati a bere dai genitori, girano con zaini pieni di alcolici: «Sono ragazzi, dovranno pure divertirsi»
di Sabrina Marinelli
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Martedì 4 Agosto 2020, 06:55
SENIGALLIA -  I figli minorenni vanno in giro con gli zaini carichi di alcolici e i genitori li difendono, anzi ammettono di essere loro a dargli il permesso di bere. «Sono ragazzi – dicono - dovranno pure divertirsi».

 

La reazione
Sconcertante la reazione che molti di loro, non tutti però, hanno avuto una volta convocati al Comando della polizia locale dopo che i figli sono stati sorpresi con alcolici al seguito. La multa infatti, essendo loro minorenni, dovranno pagarla i genitori. Hanno borbottato. Nessuno ha annunciato ricorso e quindi la sanzione, di 50 euro, la pagheranno. Hanno avuto però da ridire, contestando il fatto che i vigli avrebbero potuto anche chiudere un occhio. In fondo questi ragazzi hanno il diritto di divertirsi e non ci vedono nulla di male se la sera si scolano una bottiglia di vodka. Durante un controllo una ragazzina ha detto ai vigili che i genitori erano d’accordo e l’avevano autorizzata. Stando alla reazione che molti hanno avuto, non è difficile crederlo. Ed è proprio qui il problema. Se le famiglie accettano il loro bisogno di bere, perché è più facile dire sempre si, non ci sarà soluzione al fenomeno che rappresenta prima di tutto un’emergenza sociale. Le famiglie infatti dovrebbero essere compatte e solidali con le istituzioni e le forze dell’ordine per vietare ai minori di bere. Padri e madri dovrebbero dire grazie ai vigili, che hanno tolto loro di mano una bottiglia che avrebbero scolato fino a stare male, con il rischio di finire al pronto soccorso. Invece no, ne sono contrariati perché di quello che possono fare i figli decidono loro. «La sanzione ci serve più che altro per entrare in contatto con le famiglie – spiega Flavio Brunaccioni, comandante della polizia locale – abbiamo sempre applicato il minimo previsto, di 50 euro, perché l’obiettivo non è la multa in sé. E’ infatti il mezzo per raggiungere i genitori dei minorenni, per informarli del fatto che i figli facciano uso di alcolici, nonostante l’età, e per chiedere la loro collaborazione, responsabilizzandoli». Per questo motivo vengono chiamati al Comando e la multa non viene notificata a casa. La polizia locale coglie l’occasione, nel redigere il verbale, per ricordare quanti danni possa creare l’alcol assunto da così giovani e le ripercussioni che può avere nei loro figli. «Purtroppo spesso non otteniamo il risultato auspicato – prosegue il comandante – riscontriamo infatti come il più delle volte siano i genitori ad autorizzare i figli minorenni a bere alcolici o addirittura ad acquistarglieli e non vedono nulla di strano nel sapere che nello zaino hanno qualche bottiglia. C’è poi chi nega, nonostante l’evidenza, che il figlio possa bere ma c’è anche chi ci ringrazia». Una piccola percentuale, di stimolo però alla polizia locale per andare avanti. Ai genitori convocati negli ultimi giorni sono stati notificati i verbali per il divieto di trasportare alcolici per i minori di 18 anni. È stato inserito nel 2013 nel regolamento di polizia urbana.

L’appello
Proprio ieri dai locali della movida è arrivato l’appello a proseguire in questa direzione perché i ragazzini arrivano con gli zaini pieni di bottiglie, le scolano fuori dai bar e creano problemi che danneggiano la movida sana di chi vuole divertirsi serenamente.
 
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