L'amarezza di Volpini dopo il ko: «Franchi tiratori? Non lo so, ma intanto mi dimetto da consigliere»

Senigallia, L'amarezza di Volpini dopo il ko: «Franchi tiratori? Non lo so, ma intanto mi dimetto da consigliere»
Senigallia, L'amarezza di Volpini dopo il ko: «Franchi tiratori? Non lo so, ma intanto mi dimetto da consigliere»
di Sabrina Marinelli
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Mercoledì 7 Ottobre 2020, 09:11

SI prende una pausa dalla politica Fabrizio Volpini e forse anche dal Pd. 
Volpini, cos’ha deciso di fare? 

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«Mi dimetto da consigliere comunale appena proclamano gli eletti».
Lascerà anche il Partito democratico? 
«Di sicuro in questo momento, oltre che il lavoro, ci sono le dimissioni dal consiglio». 
 
Tornerà quindi a fare il dottore a tempo pieno? 
«Certo, è il mio lavoro». 
Il risultato del ballottaggio, rispetto al primo turno, è stato ribaltato, come è possibile? 
«E’ inutile girarci intorno: io e la mia coalizione abbiamo perso. Ha perso la maggioranza dei cittadini, mi verrebbe da dire. Infatti, contrariamente ai risultati del 20 e 21 settembre, che avevano premiato come prima forza il mio centrosinistra e dove i numeri restituivano la fotografia di una città capace di far argine al vento di destra che spirava nella nostra Regione, il ballottaggio ha visto prevalere il candidato di centrodestra nella nostra città, Massimo Olivetti». 
E’ rimasto sorpreso? 
«Si tratta di un esito che mi brucia, soprattutto sul piano dei valori ma che devo accettare proprio in nome di quei valori». 
E’ giusto così quindi? 
«Sono le regole della democrazia: si vota, si fa lo spoglio delle schede, qualcuno vince e qualcuno perde. Funziona così». 
Teme ci siano stati franchi tiratori nel centrosinistra e nel Pd più in generale? 
«Non c’ho riflettuto e nemmeno intendo farlo». 
Un’analisi del voto l’avrà fatta? 
«La mia sensazione, visti i risultati di quindici giorni fa, è che abbia perso la nostra città ma gli elettori, almeno chi a votare c’è andato, vincono sempre, e quindi è inutile indagare sulle cause di questo cambio di tendenza, su questo inaspettato “voto contro”. Votare contro, come mi è già capitato di dire, appaga magari nel breve periodo, poi però chi viene eletto rimane in carica per cinque anni».
Non crede sia opportuno approfondire l’improvviso cambio di rotta in sole due settimane? 
«La cosa davvero urgente per tutto il centrosinistra è riflettere sui motivi profondi della sconfitta nella nostra Regione e a traino, seppur di misura, nella nostra città». 
Farà questa riflessione insieme al partito? 
«Sarà qualcun altro a farlo, io stamattina (ieri ndr) sono andato come sempre nel mio ambulatorio e continuerò ad occuparmi delle persone, come ho sempre fatto, da medico». 
Molti cittadini però l’hanno sostenuta e ha perso davvero per pochi voti, cosa si sente di dire a chi ha creduto in lei, nel suo progetto?
«Ringrazio di cuore tutti i senigalliesi e tutte le persone che, ovunque, si sono spesi per me e per il nostro progetto di futuro migliore e rinnovamento politico amministrativo della città. Io, voi, noi ce l’abbiamo messa tutta. Vi voglio bene». 
Finita la campagna elettorale l’aspetta quindi quella di vaccinazione antinfluenzale? 
«Ricomincio da dove avevo lasciato, come ho detto, dal mio ambulatorio.

C’è il rischio di una ripresa dell’epidemia e una impegnativa campagna di vaccinazione antinfluenzale da organizzare».

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