Senigallia, commessa segregata
e picchiata dall'ex fidanzato

Senigallia, commessa segregata e picchiata dall'ex fidanzato
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Mercoledì 13 Luglio 2016, 10:12
SENIGALLIA - Picchiata e segregata in casa dal suo ex per un’ora e mezza, riesce a scappare e a chiedere aiuto. Protagonista di una serata da incubo è una commessa 40enne, finita al pronto soccorso sabato per curare le ferite. Nulla di grave per fortuna ma lo choc è rimasto.

In ospedale hanno refertato un trauma cranico, ematomi agli arti inferiori e superiori e un’unghia rotta nel tentativo di difendersi. Quelle che i sanitari non sono riusciti a curare sono invece le ferite dell’anima che la tragica esperienza le ha lasciato. La donna ieri si è presentata in Commissariato per sporgere denuncia nei confronti dell’uomo, un 50enne che non accettava la fine della loro storia d’amore.

I due, dopo una breve relazione durata sei mesi, si erano lasciati perché gli atteggiamenti violenti dell’uomo, che alternava a momenti di serenità altri di aggressività, avevano indotto la donna a interrompere la relazione. Sabato però il 50enne, che ha gestito anche un locale fino a poco tempo fa, ha chiesto un’altra possibilità che gli è stata concessa. 

I due senigalliesi sono andati a cena in un ristorante di Marotta. Inizialmente la conversazione sembrava pacata ma nel corso della serata il 50enne avrebbe dimostrato atteggiamenti di nervosismo, tali da indurre la commessa a decidere che ognuno sarebbe tornato a casa in maniera autonoma perché non aveva intenzione di proseguire oltre. Così però non è stato perché il 50enne l’avrebbe costretta a mettersi al volante dell’auto per dirigersi verso l’appartamento di via Puccini.

E’ quanto raccontato dalla vittima alla polizia, intervenuta la sera stessa in suo aiuto tramite una volante inviata sul posto. Sarebbe stata costretta con la forza a salire in auto per dirigersi dove non voleva andare. Una volta in casa, il 50enne avrebbe cercato un approccio sessuale che la 40enne avrebbe invece respinto.

«Voleva violentarmi – ha fatto mettere a verbale la vittima nel momento di sporgere denuncia – ho reagito e mi ha picchiato. Sono rimasta lì dentro un’ora e mezzo poi sono riuscita a scappare». L’appartamento è al primo piano e la donna, riuscita a divincolarsi, è uscita e si è messa a correre sulla strada disperata, urlando con tutto il fiato che aveva in gola.

«E’ uscito fuori – ha raccontato la donna - mi ha rincorso e mi ha tirato per i capelli, strattonandomi per cercare di riportarmi dentro casa. Mi sono aggrappata ad un albero per contrastare la sua forza».

In quella strada però non era sola, c’era un gruppo di ragazzi che ha subito chiamato la polizia, intervenuta intorno a mezzanotte, pochi istanti dopo la richiesta di aiuto lanciata dai giovani. Portata al pronto soccorso, la 40enne è stata curata e poi dimessa con una prognosi che non supera i 40 giorni e non ha consentito quindi alla polizia di intervenire d’ufficio nei confronti dell’uomo che la vittima ieri ha trovato il coraggio di denunciare. 
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