Senigallia, numerosi clienti Vip
per le lucciole da mille euro a notte

Senigallia, numerosi clienti Vip per le lucciole da mille euro a notte
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Venerdì 11 Settembre 2015, 21:48 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 08:15
SENIGALLIA - E' un imprenditore senigalliese sposato, di circa 50 anni, il cliente di lusso delle squillo, arrivato a pagare fino 1000 euro a notte per intrattenersi con la giovane romena di cui si era invaghito. Lei gli aveva fatto credere di essersi innamorata e chiedeva di trascorrere sempre più tempo insieme ma a pagamento, dovendo poi rendere conto al protettore del tempo che dedicava ai clienti. Per gli inquirenti però si trattava solo di una tattica per spillare soldi al malcapitato.

Alcuni clienti sono già stati ascoltati dai carabinieri mentre altri verranno convocati nei prossimi giorni e settimane. Il corposo elenco è costituito per la maggior parte da senigalliesi. Nessun professionista ma tutti imprenditori, artigiani ed esercenti, titolari quindi di un'attività. L'età media è di 60 anni ma ci sono anche 70enni e 50enni, molti dei quali sposati. Gli altri clienti sono tutti della zona, tra Ancona e Pesaro e Comuni dell'hinterland. La privacy era ciò a cui tutti tenevano e, proprio per evitare di essere fermati e ricevere le maximulte in strada che in qualche modo, pur pagandole subito, li avrebbero portati ad essere "schedati" come clienti delle lucciole, avevano preferito stabilire un rapporto fiduciario con le ragazze per prendere appuntamento e vedersi nell'abitazione sul lungomare di Marina di Montemarciano. In questo modo le prostitute potevano organizzare l'agenda, dando orari precisi ai facoltosi clienti. Se i costi in strada andavano dai 20 euro in su a seconda della prestazione e del tempo messo a disposizione dalle professioniste del sesso, in appartamento i prezzi lievitavano dovendo ammortizzare le spese dell'affitto e delle bollette. Anche in questo caso variava dal tempo richiesto e si pagava a partire da 100 euro.

Un sistema ben collaudato che faceva comodo sia ai clienti, che avevano la privacy richiesta, che alle squillo che potevano guadagnare di più, inoltre evitavano entrambi le sanzioni previste dal regolamento comunale. Per un periodo si è assistito infatti ad uno spopolamento dei marciapiedi, dove le squillo nella zona sud tra via Podesti e la Statale di Marzocca erano diventate davvero poche. La fidelizzazione dei clienti ha retto bene fino a quando, per guadagnare ancora di più, le squillo hanno deciso di tornare anche sulla strada, nelle ore buche in cui non avevano appuntamenti in casa, andando di fatto a disturbare le colleghe che si erano già spartite le postazioni. L'episodio eclatante, che ha fatto scattare l'operazione Transilvania, si è verificato quando in via Podesti due romene concorrenti, sono arrivate alle mani scatenando la "guerra del marciapiede", per contendersi la postazione, fino all'arrivo dei rispettivi protettori. Litigio scaturito con un accoltellamento e due arresti nei giorni successivi. Dopo quella lite le lucciole da appartamento si sono spostate tra Ciarnin e Marina di Montemarciano, evitando di entrare in conflitto con le rivali per non attirare l'attenzione delle forze dell'ordine. Troppo tardi però perchè dalla serata del 21 luglio, in cui si è verificato l'accoltellamento, sono partite indagini serrate da parte dei carabinieri culminate con gli arresti dei due romeni che ieri sono stati convalidati. I due si sono dichiarati fidanzati delle lucciole e sono stati rimessi in libertà.
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