SENIGALLIA - Parcheggio per disabili annullato da qualcuno che si è permesso di coprire il segnale. È accaduto mercoledì sera in via San Martino. La polizia locale, subito informata, ha provveduto a rimuovere la copertura sul cartello ed ha avviato un’indagine per risalire all’autore. Fondamentale sarà la collaborazione dei cittadini nel segnalare, anche in forma anonima, ciò che hanno visto. Che sia stata una bravata? In tal caso uno scherzo che non fa affatto ridere. Oppure quel parcheggio dà fastidio? In ogni caso, l’autore rischia una denuncia.
Il cartello di divieto montato al contrario trappola per turisti
A segnalarlo ai vigili urbani è stato un disabile che, vedendo il cartello oscurato, ha creduto fosse stato eliminato. Così non l’ha utilizzato. Ha però fatto presente l’accaduto, scoprendo che non era stata emessa alcuna ordinanza di revoca. Il giorno seguente si è recato al Comando per denunciare il sopruso. Si tratta di un parcheggio a disposizione di tutti i portatori di handicap che possono quindi usufruirne recandosi in centro storico.
Uno dei vari presenti nel quartiere. Nel dubbio però che non fosse possibile utilizzarlo mercoledì sera è rimasto vuoto. Il cartello è nuovamente visibile e la copertura, ben fatta quindi non improvvisata, è stata rimossa. In città però è rimasta la rabbia e lo sdegno per un gesto inspiegabile ed irrispettoso nei confronti di chi ne ha davvero bisogno.
Parole di denuncia verso quanto accaduto le ha esternate anche l’avvocato Stefania Martinangeli, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. «Il Comando dei vigili urbani è particolarmente solerte nell’applicazione delle agevolazioni in favore dei disabili – spiega - dimostrando con ciò anche la particolare vocazione della nostra città all’accoglienza. Dopo questa premessa vorrei dire alcune parole al cittadino che ha ritenuto di occultare il segnale di riserva per disabili. La disabilità non sempre è senza gambe, non sempre è senza braccia o occhi. Non ha l’aspetto di un marziano, ma spesso di un bambino, di un giovane, di un figlio magari di tuo figlio o di una madre o di un padre, di tua madre o tuo padre, comunque spesso di chi porta sulle spalle un gravoso peso con la dignità e con il sorriso».
L’appello
La Martinangeli poi conclude con un appello. «Ora, a te, voglio chiedere di riflettere su queste mie parole perché, vedi, a tutti capita di dire o di fare delle sciocchezze, ma è importante riflettere e, se è il caso, correggere le proprie azioni. Restiamo umani ma non solo a parole». La polizia locale sta raccogliendo le testimonianze per poter risalire all’autore nella speranza di poterlo individuare.
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