SENIGALLIA - Difficile ottenere rimborsi dalla Regione per la rimozione dei detriti, portati dall’ultima piena, mentre c’è massima collaborazione per demolire ponte Garibaldi e velocizzare l’iter per le vasche di espansione. Da domenica gli operai sono al lavoro per rimuovere i detriti portati dal Misa, finiti nel porto e sulla spiaggia.
Il Comune, tenuto conto che si tratta di rifiuti arrivati anche da altri Comuni e di sfalci non rimossi dopo la pulizia, ha chiesto alla Regione di farsene carico economicamente. «Conosco bene il problema perché, essendo stato sindaco di Fano, l’ho trattato spesso – interviene l’assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi – e nessuno ci ha mai dato contributi.
Riguardo al fatto che la vegetazione venga tagliata durante la pulizia del fiume e non rimossa l’assessore Aguzzi precisa: «vengono eseguite procedure standard, secondo quanto prevede la norma. Servono le vasche di espansione – aggiunge - perché bisogna evitare che la piena raggiunga la città e intervenire a monte. Stiamo intervenendo per sbloccare l’iter che è fermo ma prossimo alla risoluzione. C’era infatti una questione da chiarire tra la Regione che finanzierà le opere e la Provincia che le deve autorizzare».
Nella commissione comunale sulla sicurezza del fiume è emersa come scadenza febbraio 2023 ma la Regione non ha ancora una tempistica precisa. Infine Aguzzi ribadisce la disponibilità a finanziare la demolizione di ponte Garibaldi. Intanto prosegue la pulizia di strade e sottopassi e, dopo la rimozione dei tronchi dal fiume, verranno installate di nuovo le luminarie. Nessun problema nelle strutture comunali tranne delle infiltrazioni nei bagni della palestra di via Campo Boario.