Senigallia, case popolari senza ascensori dall'alluvione: «C'è chi non esce da quattro mesi»

Senigallia, case popolari senza ascensori dall'alluvione: «C'è chi non esce da quattro mesi»
Senigallia, case popolari senza ascensori dall'alluvione: «C'è chi non esce da quattro mesi»
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 09:03

SENIGALLIA - A quattro mesi dall’alluvione ci sono ancora condomini senza ascensore. Accade nelle case popolari di via Piave ma non solo.

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«Ci sono miei vicini anziani o invalidi che non riescono a portare la spesa ai piani alti – lamenta Oriano Cacciani, residente in via Piave – e c’è chi da quattro mesi non esce di casa proprio per il problema delle scale. In quattro mesi è possibile che non si sia trovata la soluzione?». Il condominio di via Piave è misto, una parte è dell’Erap, l’altra è privata. L’ascensore è andato distrutto a causa dell’acqua e del fango proprio come accaduto anche in altri condomini totalmente privati. C’è chi si è rivolto al sindaco per avere spiegazioni ma il Comune la sua parte l’ha fatta. «Abbiamo tenuto ben cinque incontri con gli amministratori di condominio – spiega il sindaco Massimo Olivetti – spiegando che per gli appartamenti e le parti private il modulo B1, per la richiesta del danno, lo dovevano presentare i singoli proprietari mentre per le parti comuni, come appunto gli ascensori, il cui danno verrà risarcito, la richiesta andava fatta dagli amministratori». E’ piuttosto chiaro. «Ovviamente il rimborso verrà dato – precisa il primo cittadino – solo a chi ha presentato il modulo entro i termini previsti». Le somme che i condomini dovranno anticipare per la riparazione o sostituzione dell’ascensore, nel caso il danno non permetta di ripararlo, saranno poi rimborsate non appena arriveranno i fondi già stanziati. E’ nel frattempo stato pubblicato sul sito del Comune l’elenco dei professionisti che si sono resi disponibili a certificare la salubrità delle abitazioni a costi calmierati, a seguito della convenzione tra il Comune di Senigallia e gli ordini e collegi professionali della Provincia di Ancona. Il sindaco, per revocare l’ordinanza di sgombero, ha infatti bisogno di questa attestazione come prevede la legge. 

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