Ex colonie Enel a Senigallia, salta l'albergo: gli appartamenti passano da 30 a 90. «Vergognosa speculazione edilizia»

Ex colonie Enel a Senigallia, salta l'abergo: gli appartamenti passano da 30 a 90. «Vergognosa speculazione edilizia»
Ex colonie Enel a Senigallia, salta l'abergo: gli appartamenti passano da 30 a 90. «Vergognosa speculazione edilizia»
di Sabrina Marinelli
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Sabato 25 Marzo 2023, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 15:17

SENIGALLIA - Salta l’albergo all’ex Colonie Enel. Addio al polo turistico con le residenze che triplicano e rispuntano pure i mini appartamenti, vietati dal Prg. Polemica in commissione urbanistica dove l’opposizione ha denunciato la speculazione edilizia della variante approvata dalla Giunta, in cambio di una strada e un parcheggio. «L’assessore Cameruccio si vergogni – tuona l’opposizione - è stato approvato un atto con 90 appartamenti al posto di 30». 


La critica 


Pd, Vola Senigallia, Vivi Senigallia e Diritti al futuro proseguono: «in una commissione consiliare a dir poco surreale, abbiamo assistito a un clamoroso silenzio politico dell’assessore all’urbanistica Cameruccio.

Poche giustificazioni e una visione politica a dir poco imbarazzante per un’operazione difficilmente spiegabile ai cittadini senigalliesi». L’area del lungomare Da Vinci, dove è già in corso la realizzazione di due palazzi, passerà da 30 a 90 appartamenti. Inoltre, l’hotel previsto verrà cancellato, in quanto verranno inserite delle residenze turistico-alberghiere. Altri appartamenti, insomma, seppure destinati ai turisti. Non ci sarà nuovo cemento come rassicurato l’assessore. Riducendo le dimensioni degli alloggi ne aumenterà, però, il numero. La capacità edificatoria, inoltre, non verrà utilizzata tutta ma per l’opposizione ripristinare le case alveari abolite da tempo, rinunciando all’albergo, è comunque grave, come il fatto di non aver condiviso la pratica passata solo in Giunta.

«Quindi – incalza l’opposizione - si passa da un polo turistico in cui era previsto un 70% turistico ricettivo e 30% residenziale, ad un complesso prevalentemente residenziale. La variante, che non si può dire che non sia sostanziale (su questo chiederemo un parere scritto alla segretaria generale) dimostra la totale inadeguatezza e incapacità politica dell’assessore Cameruccio, che in due anni e mezzo è stato capace di produrre solo questo capolavoro politico». In cambio di questa concessione il Comune, ossia la città, otterrà un parcheggio riqualificato e una strada nuova a servizio della zona. La variante, infatti, come ha illustrato l’assessore in commissione, nasce dalla richiesta della società che sta costruendo il complesso edilizio delle ex Colonie Enel di inglobare nel piano attuativo un’area esterna, dove realizzare il proseguimento di via Rieti fino a via Grossetto. La capacità edificatoria dell’area ceduta passerà nelle ex Colonie Enel ma non tutta verrà utilizzata.


Il cambio di progetto


«Si passa da una soluzione che poteva portare sviluppo e lavoro attraverso un hotel e l’indotto – conclude l’opposizione – a un cambio di progetto che mette al centro la residenzialità e la rendita, con 90 appartamenti (di cui quasi la metà di 40 metri quadri). Su questa pratica registriamo l’imbarazzante silenzio politico del sindaco Olivetti che non era presente il giorno dell’approvazione dell’atto in Giunta: come mai? La città deve sapere: questa destra amministra in totale assenza di trasparenza politica». «E’ grave parlare di mancanza di trasparenza – la replica dell’assessore Cameruccio -. Siamo qui proprio per discutere e approfondire».
 

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