Selvaggia Lucarelli, giustizia per Greta Beccaglia palpeggiata fuori dallo stadio in diretta tv: «E' successo anche a me»

In molti hanno commentato il post di Selvaggia sostenendo Greta e la giustizia della pena inflitta al tifoso: «Bellissima notizia!»

Selvaggia Lucarelli si schiera dalla parte della giornalista Greta Beccaglia che fu palpeggiata fuori dallo stadio da u tifo
Selvaggia Lucarelli si schiera dalla parte della giornalista Greta Beccaglia che fu palpeggiata fuori dallo stadio da u tifo
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 18:52

Giustizia fatta per Greta Beccaglia. La giornalista sportiva che, qualche mese fa, fu protagonista di uno spiacevole episodio durante una diretta televisiva fuori dallo stadio quando fu palpeggiata da un tifoso originario di Chiaravalle, Andrea Serrani. Ieri, a distanza di un anno dalla vicenda, è arrivata la sentenza: un anno e sei mesi di reclusione per il ristoratore, con pena sospesa, con l’accusa di violenza sessuale al molestatore. Le immagini avevano fatto il giro del web scatenando una sacrosanta ondata di indignazione.

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Dopo la bufera mediatica che ha travolto il caso, ora è arrivata quindi la sentenza del giudice. «L’uomo che toccó il sedere a Greta Beccaglia è stato condannato a 1 anno e 6 mesi, pena sospesa e obbligo di un percorso di recupero», scrive Selvaggia Lucarelli sul suo Instagram per commentare quanto accaduto. La giudice di Ballando si schiera al fianco di Greta, sottolineando l'importanza della sentenza. 

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«La condanna è esemplare e importante, perché vi garantisco che il tema della violenza sulle donne è ancora materia sconosciuta per molti giudici, che tendono a liquidare come cosette anche il linguaggio sessista e discriminatorio». Nello stesso post, poi, Selvaggia continua e racconta un episodio molto simile vissuto quando era 18enne. «Ho avuto un flash incredibile» scrive Selvaggia e poi racconta: «Un flash che spiega bene quanto questi comportamenti fossero prassi fino a poco tempo fa e quanto sia importante non retrocedere mai. Non so se le “ragazze” della mia generazione che andavano in discoteca hanno questi ricordi, ma mi è venuto in mente questo episodio: avevo 18 anni e andai per la prima volta al Pascià, a Riccione».

Nel lungo post, Selvaggia ripercorre un episodio della sua giovinezza che è paragonabile a quello della giornalista sportiva: «Le persone che mi portarono (tutti maschi) mi avvisarono: “Guarda che quando la pista si riempie molti uomini ti toccheranno il culo”. “In che senso?”. “Nel senso che si sa, lì va così”. Insomma, era una specie di “rituale” a cui da donna bisognava sottostare. In effetti andó così. Mi ricordo il trauma di camminare in mezzo alla gente schiacciata l’una addosso all’altra e di sentire ogni tanto una mano che mi stringeva il sedere, e poi io che mi giravo e cercavo di capire chi fosse l’animale dalla faccia. E non succedeva mille anni fa. Quesì ragazzi lì sono i padri, gli amici, i mariti, i colleghi, i tifosi di oggi. Ecco, per questo la condanna mi rende felice: è come se in qualche modo fossi risarcita pure io da quelle mani luride che toccavano il sedere a una ragazzina che voleva solo ballare in discoteca. Brava Greta».

Solidarietà

 

In molti, hanno commentato il post di Selvaggia sostenendo Greta e la giustizia della pena inflitta al tifoso. «Bellissima notizia! La prossima volta ci pensa prima di fare "una goliardata"» si legge e poi «Credo che per molti uomini questi comportamenti siano goliardia, ancora per troppi non c'è nulla di male in tutto ciò» scrive un utente, e ancora: «A me è successo più di una volta sull'autobus quando ero una ragazzina», «basta entrare in metro OGGI (almeno a Roma) ed è facile imbattersi in questo simpatico scherzetto», «Questo gesto è stato per troppo tempo normalizzato!».

 

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