La neve dopo l’alluvione, Sassoferrato in ginocchio: il sindaco Greci fa i conti dei danni

La neve dopo l’alluvione, Sassoferrato in ginocchio: il sindaco Greci fa i conti dei danni
La neve dopo l’alluvione, Sassoferrato in ginocchio: il sindaco Greci fa i conti dei danni
di Veronique Angeletti
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Giovedì 26 Gennaio 2023, 06:10

SASSOFERRATO  - Tempi duri per il bilancio del Comune di Sassoferrato alle prese da settembre con lavori di somma urgenza. Ai costi dei danni dell’alluvione si vanno a sommare quelli relativi all’abbondante nevicata dello scorso fine settimana. «Finora - spiega il sindaco di Sassoferrato Maurizio Greci - abbiamo speso circa 10mila euro ma l’ondata di gelo e neve in arrivo fa temere che dovremmo di nuovo inviare sulle strade spazzaneve e spargisale».

 
Lo sforzo economico


Molte sono le stesse imprese edili e le aziende agricole che, già nelle prime ore dell’alluvione, hanno lavorato per mettere in sicurezza argini, scarpate e strade e ripristinare la martoriata viabilità. «Si tratta - ricorda il sindaco Greci - di interventi che non necessitavano di progettualità, i cosiddetti lavori di somma urgenza.

Una spesa che dalle schede consegnate in Regione supera i 7 milioni di euro e per cui abbiamo ricevuto un pagamento di circa 200mila euro dal fondo dei 5 milioni annunciato da subito. Pagheranno lavori identificati dalla struttura commissariale».

Sul completamento dei lavori avverte: «Purtroppo, dalle nostre indagini e, quindi, per una sistemazione di tutto il territorio sentinate, tra ponti e le strade comunali, dunque escluse le strade, viadotti, ponti che rientrano nell’ambito della viabilità curata dall’ente Provincia di Ancona, ed escluse le opere a carico del Genio Civile e del Consorzio di Bonifica, abbiamo danni che ammontano ad oltre 65 milioni di euro. Sono lavori che necessitano una progettualità precisa che per il nostro ufficio tecnico non sarà un problema fare ma solo una volta le risorse stanziate come lo esigono le leggi della contabilità». 


Le donazioni


Quanto ai fondi provenienti della solidarietà: «Si tratta di 60mila euro. Un terzo è stato dato alle famiglie sfollate e due terzi alle aziende danneggiate. Liquidità che ovviamente non basta, i cittadini aspettano con ansia lo stanziamento dalla Regione dei 5 mila e 20 mila annunciati dal Governo».

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