Lavori sulla 76, qualcosa si muove: riapre lo svincolo di Sassoferrato

Lavori sulla 76, qualcosa si muove: riapre lo svincolo di Sassoferrato
di Marco Antonini
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Mercoledì 23 Ottobre 2019, 07:05
FABRIANO - Statale 76: qualcosa si muove. Dopo alcuni anni di attesa, infatti, con molta probabilità, lunedì prossimo 28 ottobre riaprirà lo svincolo di Campodiegoli-Sassoferrato. Una decisione, questa, che farà fare salti di gioia a molti automobilisti che sono stati costretti, per lunghi periodi, a fare giri assurdi causa svincolo chiuso. Chi proviene dall’Umbria, infatti, per andare a Marischio, Melano (zona industriale) o anche nel Pergolese, deve per forza arrivare a Fabriano Ovest e tornare indietro sprecando tempo e denaro. A conti fatti sono circa 8 i km che si fanno di troppo. La circolazione avverrà in questo modo: chi viene da Perugia avrà due corsia di marcia, tratta nuova. 

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Chi viene da Fabriano, invece, avrà solo una corsia di marcia con il limite a 40 chilometri orari. In questa doppia carreggiata, infatti, ci saranno da un lato i lavori in corso. L’obiettivo è quello di avere lo svincolo completamente aperto, a 4 corsie, entro l’anno. Tempo meteorologico permettendo. Operai a lavoro su due turni, mattina e pomeriggio, 16 ore al giorno, per effettuare il potenziamento dell’infrastruttura che collega due regioni, Marche e Umbria. L’apertura era prevista a luglio, poi è stata posticipata ad ottobre. Ad oggi, tra Borgo Tufico e Cancelli, nel Fabrianese, lavorano 90 operai diretti e circa 100 dei sub-appaltatori. Quest’ultimi continuano a essere in sofferenza anche perché dalla Quadrilatero il Sal viene pagato entro 45 giorni dal suo completamento. I sindacati, intanto, hanno chiesto un nuovo incontro con Astaldi, contraente generale. Solo pochi giorni fa l’ultima protesta di alcuni pendolari ingannati pure dal navigatore. «Chi proviene dall’Umbria non può uscire a Campodiegoli ed è costretto a passare o sulla vecchia strada del valico di Fossato, in condizioni pietose, oppure arrivare a Fabriano Est e tornare indietro» la denuncia di chi percorre spesso quella strada. 

Nel tratto Albacina-Serra San Quirico, invece, i lavori proseguono lentamente e comprendono anche ulteriori interventi, recentemente approvati e finanziati dal Cipe, per l’adeguamento agli standard UE delle reti TEN-T delle due gallerie, Gola della Rossa e San Silvestro, in carreggiata Sud. Questi interventi prevedono la dotazione di impianti tecnologici per il rilevamento automatico degli incendi, pannelli a messaggio variabile, telecontrollo, colonnine sos e bypass pressurizzati pedonali e carrabili per consentire l’evacuazione in caso di emergenza o incidenti. L’apertura al traffico della Serra San Quirico-Fabriano è prevista nell’estate del 2020. Un altro anno, quindi, prima di poter percorrere la Perugia-Ancona senza deviazioni obbligatorie e limite di velocità fermo a 40 chilometri orari. 

Ad oggi, infatti, la circolazione, durante la giornata, è molto spesso rallentata tra mezzi pesanti, viabilità ad ostacoli e automobilisti che si perdono nel tragitto con i navigatori che vanno in tilt. Nei giorni scorsi i parlamentari marchigiani del M5s hanno incontrato il viceministro delle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, per fare il punto sulle strade delle Marche da realizzare con urgenza «per colmare il gap infrastrutturale delle varie parti della Regione». Per quello che riguarda le strade, «la priorità – riferiscono i deputati e senatori marchigiani - va alla realizzazione della Quadrilatero, Ancona-Perugia e Fabriano-Muccia, incluso il tratto San Severino-Tolentino, già in programma. Prioritari sono gli interventi lungo la Fano-Grosseto e il collegamento Fabriano-Sassoferrato, in prossimità dello svincolo Est della SS 76».
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