SANTA MARIA NUOVA - «E’ la fine di un incubo». Così il sindaco di Santa Maria Nuova Alfredo Cesarini in un post su Facebook nell’annunciare le sue dimissioni dall’ospedale Carlo Urbani e la guarigione dal Covid. Una battaglia durata quattro settimane. Si era ammalato dopo aver scelto di cedere la sua dose di vaccino a un funzionario comunale, nonostante avesse giustificabili ragioni sanitarie.
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«Sono stati giorni duri, difficili, carichi di tensioni fisiche e psicologiche», fa sapere Cesarini in un lungo post in cui ricorda il primo giorno e la prima notte «passati al pronto soccorso (erano i giorni dei tanti ricoveri). Finire all’ospedale e vivere l’esperienza della positività al Covid ti scalfisce l’anima ancor prima che il fisico. Si vive una dimensione surreale dove il tuo male si aggiunge a quello di chi ti sta accanto, fondendosi insieme e diventando tutt’uno. Ero in una camera con un ragazzo 30enne con il casco per la respirazione forzata. È stato un incubo».
Continua il sindaco: «Un incubo che ancora mi perseguita.
«Dopo 27 giorni finalmente la luce si è accesa», prosegue Cesarini, che ringrazia i sanitari ed il personale. «Mi sono sentito veramente assistito sotto il profilo sanitario, ma anche sotto quello umano e psicologico. Mi auguro che la proposta per il Nobel al nostro personale sanitario nazionale vada a buon fine perché se lo meritano, chi come me ha vissuto questa realtà non dimenticherà mai queste persone. Ora - conclude il suo lungo post - è tempo di guardare avanti e di riprendersi la vita».