San Biagio sotto assedio per due ore
Gang scatenata, dieci ditte nel mirino

San Biagio sotto assedio per due ore Gang scatenata, dieci ditte nel mirino
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Sabato 15 Giugno 2019, 08:25
OSIMO - I carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere pubbliche e private a San Biagio per rintracciare la banda che due notti fa ha razziato la zona industriale di via Monsignor Oscar Romero. I militari del Norm hanno prelevato i nastri della videosorveglianza della casa funeraria Noaf. Qui i ladri non sarebbero entrati, o almeno il titolare Enrico Biondi non ha ritrovato tracce di irruzione, ma nello stesso capannone le altre attività hanno subito furti o tentati furti. Come nell’adiacente clinica veterinaria San Biagio o nel laboratorio Sos Parrucche.

 

L’impianto di videosorveglianza di Biondi potrebbe aver ripreso qualcosa di utile alle indagini, anche perché il raid sarà durato almeno un paio d’ore considerando che nel mirino sono finite una decina di attività di via Mons. Romero, tutte nella parte finale della strada che attraversa la zona industriale sambiagese. Anche nello stabilimento della ditta Gatto Traslochi i ladri non sarebbero entrati, forse consapevoli che qui il sistema antifurto era più complicato da disattivare, come invece sono riusciti a fare altrove tagliando i cavi elettrici. 
I militari hanno poi chiesto ieri alla polizia locale di Osimo di visionare le immagini immortalate dalle nuove spy-cam installate lungo via Ancona, all’altezza del centro abitato della frazione. I malviventi potrebbero essere passati di lì per scappare in direzione A14 o statale 16. Le spy-cam installate appena tre mesi fa sono funzionanti e avrebbero anche il sistema Ocr di lettura delle targhe, potrebbe essere meno difficile risalire alla banda. Che di sicuro era formata da almeno quattro persone, tutti professionisti, di cui uno avrebbe svolto il ruolo di palo, dando indicazioni sugli spostamenti per evitare i controlli della vigilanza privata.

Nel frattempo mercoledì un altro furto è avvenuto a Castelfidardo, ma in pieno giorno, verso le 10 di mattina. Un orario insolito che fa presupporre un controllo da parte dei ladri sui padroni dell’abitazione, razziata quando era rimasta vuota. Un colpo molto simile a quello del mese scorso nella zona residenziale di via Santa Chiara a San Sabino. Anche qui i malviventi entrarono a metà mattina, e avvelenarono i cani dei vicini di casa per evitare abbagli molesti che facessero insospettire i residenti. I due cani, Maggie una meticcia di 10 anni e Sam un labrador di 4, se la sono vista brutta perché il veleno per toppi che avevano ingerito ha causato loro nausee e mancamenti nel corso dei giorni successivi. 
 
Fortunatamente i rispettivi padroni sono riusciti a portarli in tempo dal veterinario per le cure del caso. E a distanza di tre settimane dall’avvio della terapia finalmente i due cani sono stati dichiarati fuori pericolo. Dovranno svolgere altre visite di controllo e forse delle nuove analisi del sangue, ma il peggio è passato per entrambi. L’avvelenamento dei cani da parte dei ladri per farsi varco nell’abitazione di San Sabino aveva colpito particolarmente l’opinione pubblica.
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