ANCONA - Mette in scena la truffa dello specchietto e spilla 350 euro a uno studente universitario: condannato a sei mesi. La sentenza è stata emessa ieri mattina dal giudice Pietro Renna nei confronti di un 26enne rom, all’epoca dei fatti - nel maggio del 2017 - denunciato dai carabinieri. Doveva rispondere di truffa aggravata dalla minorata difesa della vittima. La persona offesa, infatti, ha dei deficit uditivi che lo costringono a portare l’apparecchio acustico.
I fatti
Il verdetto è arrivato dopo la testimonianza resa in aula dall’ormai ex studente dell’Univpm.
La scoperta
Una volta tornato a casa, lo studente aveva dovuto fare i conti con la realtà: era stato vittima di una truffa. Quel segno sulla carrozzeria della sua auto non era un graffio, ma una linea che si poteva cancellare facilmente con una piccola operazione di pulizia. «La mia auto, insomma, non aveva riportato danni». Per stringere il cerchio attorno al 26enne era stato fondamentale un particolare: aveva un dito steccato e in quei giorni era stato denunciato da altre vittime per la truffa dello specchietto.