«Ho dovuto chiudere il locale per le infiltrazioni». Ristoratore chiede 200mila euro di danni al Comune di Ancona

«Ho dovuto chiudere il locale per le infiltrazioni». Ristoratore chiede i danni al Comune di Ancona
«Ho dovuto chiudere il locale per le infiltrazioni». Ristoratore chiede i danni al Comune di Ancona
di Federica Serfilippi
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Lunedì 13 Marzo 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 07:35

ANCONA - Sostiene di aver dovuto chiudere il suo ristorante per via di alcune infiltrazioni e ora porta in tribunale il Comune, chiedendo un risarcimento danni di circa 200mila euro. È la storia di Luigi D’Amora, ex titolare del ristorante il Galeone di via 29 Settembre, chiuso almeno otto anni fa. 

 
La decisione


Il ristorante ha attribuito la decisione di abbassare per sempre la serranda del locale vista porto a causa di una serie di infiltrazioni che, col tempo, avrebbero reso inagibile il locale.

Infiltrazioni che, secondo la sua versione, sarebbero dovute al cantiere per il parcheggio Traiano e una mancata opera di impermeabilizzazione. Una parte del complesso del parking, infatti, risulta essere limitrofo a una porzione del condominio che ospitava il ristorante sito al piano terra, proprio lì dove oggi sorge il bistrot Do’ Vizi. Il processo inizierà il prossimo aprile davanti al giudice civile e il Comune dorico ha già dato mandato all’avvocato Gianni Fraticelli per costituirsi in giudizio e resistere alla richiesta risarcitoria inoltrata da D’Amora attraverso il legale Silvia Pennucci. 


La relazione


Nel corso del procedimento il giudice dovrà prendere atto della perizia del Ctu, il geometra Anderà Becchetti, già depositata nell’ottobre del 2020 per conto del condominio interessato dai danni. Sarà ora, dunque, il tribunale a verificare la sussistenza della pretesa risarcitoria del ristoratore, che aveva preso in affitto il locale nell’estate del 2010 per preparare soprattutto specialità di mare e pizze. Il documento in cui il Comune affida l’incarico legale all’avvocato Fraticelli ripercorre sinteticamente le tappe della vicenda. L’immobile dove sorgeva il ristorante «sarebbe stato interessato da copiose infiltrazioni e percolazioni d’acqua che avrebbero reso inagibile il locale, nonché comportato la chiusura del ristorante». Il condominio di via 29 Settembre 6, «al fine di accertare la responsabilità delle richiamate infiltrazioni d’acqua esperiva accertamento tecnico preventivo avanti al Tribunale di Ancona» per la nomina del geometra Becchetti. 


Le risultanze


Stando al perito, «le infiltrazioni e le percolazioni d’acqua che avrebbero interessato i locali del ristorante provengono dall’esterno del Condominio e sarebbero riconducibili a quanto realizzato dal Comune di Ancona con il parcheggio Troiano». Appare scontato che il giudice possa chiudere un’altra perizia per valutare effettivamente cosa possa aver provocato le infiltrazioni, così copiose tanto da aver spinto il Galeone a fermarsi definitivamente. Oltre al ristoratore, nessun condomino ha fatto causa al Comune.

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